Schio Grande Teatro 2025-2026
Novembre 2025
gio20nov21:00Otello, di precise parole si viveLella CostaTeatro Civico21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico LELLA COSTA Otello, di precise parole si vive drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana regia Gabriele Vacis produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda Il secondo
Informazioni
Teatro Civico
LELLA COSTA
Otello, di precise parole si vive
drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis
scenofonia Roberto Tarasco
scene Lucio Diana
regia Gabriele Vacis
produzione Teatro Carcano
distribuzione Mismaonda
Il secondo appuntamento di Schio Grande Teatro è con un altro celebre dramma del Bardo che vede la collaborazione di due artisti cari al pubblico scledense: Lella Costa interpreta con grande talento la storia di Otello per la regia di Gabriele Vacis.
Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi sono, letteralmente, immortali. Quando li incontri ti rendi conto che non avrebbe senso provare a inventare altre storie per dire le stesse cose. È ciò che è successo a Gabriele Vacis e Lella Costa a tal punto da riportare in scena dopo 24 anni il loro Otello, preservando la sostanza narrativa e modificando le parti in cui l’attualità richiede un aggiornamento. Il riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca: un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole.
Non c’è mai amore quando c’è violenza e sopraffazione. E questo ce l’hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto. […] Perché prima di tutto si tratta di trovare le parole, precise parole che ci aprano alla comprensione di tutti gli Otelli vittime di sé stessi prima ancora che dei tanti Iago che ci ammorbano, ma soprattutto precise parole che ci aiutino a comprendere la tragedia vera di Desdemona, che si annida nel profondo delle anime.
Gabriele Vacis
Gabriel Vacis
Regista, drammaturgo e docente. È stato tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo, gruppo teatrale attivo nell’omonima cittadina torinese. Nei suoi spettacoli offre una riscrittura scenica sia di testi classici che contemporanei, concertando recitazione, canzoni e musica, riflessione generazionale e richiami alla tradizione. Ha curato la regia di numerosi spettacoli rappresentati in Italia e nel mondo che hanno ottenuto premi prestigiosi. È socio della Giovane compagnia PoEM. A Schio ha partecipato attivamente al percorso Lotto Zero contribuendo al restauro del Teatro Civico.
Campus Tè- Incontro con gli artisti
Venerdì 21 novembre ore 18.30 − Sala Calendoli
In collaborazione con Il Ponte Soc. Coop.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €17,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21,00 | ridotto over 65 €19,00 | ridotto under 35 €13,00
Orario
20 Novembre 2025 21:00(GMT+00:00)
ven21nov21:00Otello, di precise parole si viveLella CostaTeatro Civico21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico LELLA COSTA Otello, di precise parole si vive drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana regia Gabriele Vacis produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda Il secondo
Informazioni
Teatro Civico
LELLA COSTA
Otello, di precise parole si vive
drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis
scenofonia Roberto Tarasco
scene Lucio Diana
regia Gabriele Vacis
produzione Teatro Carcano
distribuzione Mismaonda
Il secondo appuntamento di Schio Grande Teatro è con un altro celebre dramma del Bardo che vede la collaborazione di due artisti cari al pubblico scledense: Lella Costa interpreta con grande talento la storia di Otello per la regia di Gabriele Vacis.
Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi sono, letteralmente, immortali. Quando li incontri ti rendi conto che non avrebbe senso provare a inventare altre storie per dire le stesse cose. È ciò che è successo a Gabriele Vacis e Lella Costa a tal punto da riportare in scena dopo 24 anni il loro Otello, preservando la sostanza narrativa e modificando le parti in cui l’attualità richiede un aggiornamento. Il riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca: un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole.
Non c’è mai amore quando c’è violenza e sopraffazione. E questo ce l’hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto. […] Perché prima di tutto si tratta di trovare le parole, precise parole che ci aprano alla comprensione di tutti gli Otelli vittime di sé stessi prima ancora che dei tanti Iago che ci ammorbano, ma soprattutto precise parole che ci aiutino a comprendere la tragedia vera di Desdemona, che si annida nel profondo delle anime.
Gabriele Vacis
Gabriel Vacis
Regista, drammaturgo e docente. È stato tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo, gruppo teatrale attivo nell’omonima cittadina torinese. Nei suoi spettacoli offre una riscrittura scenica sia di testi classici che contemporanei, concertando recitazione, canzoni e musica, riflessione generazionale e richiami alla tradizione. Ha curato la regia di numerosi spettacoli rappresentati in Italia e nel mondo che hanno ottenuto premi prestigiosi. È socio della Giovane compagnia PoEM. A Schio ha partecipato attivamente al percorso Lotto Zero contribuendo al restauro del Teatro Civico.
Campus Tè- Incontro con gli artisti
Venerdì 21 novembre ore 18.30 − Sala Calendoli
In collaborazione con Il Ponte Soc. Coop.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €17,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21,00 | ridotto over 65 €19,00 | ridotto under 35 €13,00
Orario
21 Novembre 2025 21:00(GMT+00:00)
Febbraio 2026
Informazioni
Teatro Civico TEATRO DELL’ELFO FERDINANDO BRUNI E FRANCESCO FRONGIA Amadeus di Peter Shaffer uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia traduzione Ferdinando Bruni costumi Antonio Marras con Ferdinando Bruni
Informazioni
Teatro Civico
TEATRO DELL’ELFO
FERDINANDO BRUNI E FRANCESCO FRONGIA
Amadeus di Peter Shaffer
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
traduzione Ferdinando Bruni
costumi Antonio Marras
con Ferdinando Bruni Antonio Salieri, Daniele Fedeli Wolfgang Amadeus Mozart, Valeria Andreanò Costanze Weber, moglie di Mozart, Riccardo Buffonini Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi, Matteo de Mojana Barone Gotrfried Van Swieten, prefetto della Biblioteca Imperiale, Alessandro Lussiana Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi, Ginestra Paladino Contessa Johanna Kilian Von Strack / Katharina Cavalieri, cantante, Umberto Petranca Giuseppe II, Imperatore d’Austria, Luca Toracca Conte Franz Orsini-Rosenberg, direttore dell’Opera Imperiale
luci Michele Ceglia
suono Gianfranco Turco
assistenti ai costumi Elena Rossi
assistenente alle scene Marina Conti
assistente alla regia Giorgia Bolognani
produzione Teatro dell’Elfo
con il contributo di NEXT Laboratorio delle idee per la Produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo
si ringrazia Corti Giuseppe Tessiture Jacquard e Gianni Gallucci
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di Macnaughton Lord Representation
Durata: 2 ore e 30 minuti con intervallo
Dagli anni Settanta il Teatro dell’Elfo segna la storia della scena distinguendosi per una combinazione audace di sperimentazione e impegno civile. Il pubblico di Schio che, nel 2013, ha accolto con entusiasmo The History Boys ora potrà godere della nuova produzione.
In Amadeus, il drammaturgo britannico Peter Shaffer costruisce il suo dramma attorno a una leggenda suggestiva: l’invidioso e affermato compositore Antonio Salieri avrebbe avvelenato il geniale Mozart. La pièce, presentata nel 1979, ottenne immediatamente grande successo e numerosi riconoscimenti. A consacrarne la fama internazionale fu però la celebre pellicola di Miloš Forman del 1984 (otto premi Oscar). In questo allestimento Ferdinando Bruni è Salieri che come un deus ex-machina evoca i personaggi della ‘sua’ storia. Accanto a lui Daniele Fedeli, nel ruolo del giovane irriverente e sboccato Mozart. La regia esalta la forza del testo, imprimendogli l’andamento di un capriccio allucinato e sontuoso, un sogno che assume i contorni perturbanti di un incubo. Con quest’opera l’autore inventa un apologo sull’invidia con un capovolgimento finale: è ovvio che Salieri, mediocre anche nella cattiveria, non ha avvelenato Mozart, ma farà qualsiasi cosa perché tutti lo credano, in modo che il suo nome possa essere legato in eterno a quello del salisburghese e che questo delitto non commesso gli conceda l’immortalità.
Teatro dell’Elfo
Dal 1973 la compagnia del Teatro dell’Elfo prosegue il suo cammino rinnovandosi di continuo, senza dimenticare le proprie radici. Propone al pubblico la ricerca sulla drammaturgia contemporanea e la rilettura dei grandi classici. Corinna Agustoni, Ferdinando Bruni, Cristina Crippa, Elio De Capitani, Ida Marinelli e Luca Toracca, che avevano fondato la compagnia insieme a Gabriele Salvatores, hanno accolto lungo il loro cammino Elena Russo Arman e Francesco Frongia. Oggi questo gruppo è un unicum nel teatro italiano: continua ad aggregare e accogliere giovani attori e registi, a dare casa e supporto agli artisti indipendenti.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €17,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21,00 | ridotto over 65 €19,00 | ridotto under 35 €13,00
Orario
10 Febbraio 2026 20:00(GMT+00:00)
sab21feb21:004 5 6Mattia TorreTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico MATTIA TORRE 4 5 6 Scritto e diretto da Mattia Torre Con Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino E con Giordano Agrusta Scene Francesco Ghisu Disegno
Informazioni
Teatro Civico
MATTIA TORRE
4 5 6
Scritto e diretto da Mattia Torre
Con Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino
E con Giordano Agrusta
Scene Francesco Ghisu
Disegno luci Luca Barbati
Costumi Mimma Montorselli
Assistente alla regia: Francesca Rocca
Movimenti di scena: Alberto Bellandi
Produzione MARCHE TEATRO / Nutrimenti Terrestri / Walsh
Durata: 75 minuti senza intervallo
Sprezzante, corrosiva, teneramente cinica: la scrittura di Mattia Torre, autore della serie tv cult Boris, osserva l’umano con ironia tagliente,portando a galla le contraddizioni e le suemeschinità.
4 5 6 è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta, litigano, pregano, si odiano. Tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.
4 5 6 nasce dall’idea che l’Italia non è un paese ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri: per precarietà, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni. 4 5 6 è una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori. Il cast – con alcuni degli interpreti più apprezzati di Boris – restituisce al pubblico tutta la forza corrosiva del testo con una spietata ironia e una grande prova di talento.
Mattia Torre
Sceneggiatore, autore teatrale e regista. Nel 2000 pubblica il libro Faleminderit Aprile ‘99 in Albania durante la guerra. Nel 2003 il suo monologo In mezzo al mare con Valerio Aprea vince al Teatro Valle di Roma la rassegna Attori in cerca d’autore. È stato tra gli autori del programma Parla con me di Serena Dandini. Con G. Ciarrapico e L. Vendruscolo scrive le serie Buttafuori e Boris. Traendo spunto da 4 5 6 scrive e dirige un sequel televisivo che va in onda nel programma The show must go off di Serena Dandini su LA7. Nel 2017 scrive il monologo Perfetta con Geppi Cucciari, in scena a Schio nel
2021. Mattia muore a Roma il 19 luglio 2019 a soli 47 anni.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €22 | Ridotto over 65 €20 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €18 | Ridotto over 65 €16 | Ridotto under 35 €13
Orario
21 Febbraio 2026 21:00(GMT+01:00)
Marzo 2026
mar10mar20:00Come gli uccelliMarco Lorenzi/ Wajdi MouawadTeatro Civico20:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico MARCO LORENZI/WAJDI MOUAWAD Come gli uccelli di Wajdi Mouawad traduzione Monica Capuani del testo originale Tous des oiseaux adattamento Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi regia Marco Lorenzi con Federico Palumeri,
Informazioni
Teatro Civico
MARCO LORENZI/WAJDI MOUAWAD
Come gli uccelli
di Wajdi Mouawad
traduzione Monica Capuani
del testo originale Tous des oiseaux
adattamento Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi
regia Marco Lorenzi
con Federico Palumeri, Lucrezia Forni, Barbara Mazzi, Irene Ivaldi, Rebecca Rossetti, Aleksandar
Cvjetkovic, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Raffaele Musella
un progetto de Il Mulino di Amleto
spettacolo prodotto con il sostegno di A.M.A. Factory, Elsinor Centro di Produzione
Teatrale, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova,
TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi;
premio Miglior nuovo testo straniero UBU 2024
Durata: 3 ore 5 minuti con intervallo
Un cast internazionale: in scena gli interpreti recitano in italiano, ebraico, tedesco e arabo.
Il teatro è anche uno spazio in cui osservare il tragico e ascoltare le voci lontane, in cui l’umano emerge prorompente e invita alla riflessione collettiva. Ne è un esempio Come gli uccelli, potente e lacerante capolavoro di Wajdi Mouawad debuttato a Torino nel 2023.
Racconta la storia d’amore tra Eitan, giovane di origine israeliana, e Wahida, ragazza di origine araba, in un labirinto di storie, eredità dimenticate, lotte fratricide che dà vita a un’indagine emotiva sulle proprie origini.
I due giovani si conoscono a New York, in una delle scene d’amore tra le più belle scritte per il teatro contemporaneo.
A dispetto delle loro origini, l’amore fiorisce e cerca di resistere alla realtà con cui i due ragazzi devono fare i conti. Ma qualcosa va storto sull’Allenby Bridge, il famoso ponte tra Israele e Giordania. Qui Eitan rimane vittima di un attentato terroristico e cade in coma. Da luoghi diversi arrivano i genitori e i nonni, un’occasione per guardare negli occhi le verità più nascoste, di affrontare il dolore dell’identità e di capire come resistere all’uccello della sventura che si scaglia contro il cuore e la ragione di ciascuno.
Wajdi Mouawad
Il franco-libanese Wajdi Mouawad si è affermato come attore e drammaturgo unico e originale sulla scena teatrale contemporanea, acclamato per le sue narrazioni dirette e senza compromessi.
In tutto il suo lavoro, dalle sue opere teatrali (tra cui Tideline, Scorched, Forests, Heavens, Birds of a kind), alle produzioni che ha diretto e ai due romanzi (Visage Retrouvé e Anima), esprime la convinzione che “l’arte testimonia l’esistenza umana attraverso il prisma della bellezza”. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e presentate in tutto il mondo. Nel 2016 viene nominato direttore del Théâtre national de la Colline di Parigi.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €22 | Ridotto over 65 €20 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €18 | Ridotto over 65 €16 | Ridotto under 35 €13
Orario
10 Marzo 2026 20:00(GMT+01:00)
ven20mar21:00L’Empireo (The Welkin)Serena SinigagliaTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico SERENA SINIGAGLIA L’Empireo (The Welkin) di Lucy Kirkwood traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi dramaturg Monica Capuani regia Serena Sinigaglia con (in ordine alfabetico) Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris,
Informazioni
Teatro Civico
SERENA SINIGAGLIA
L’Empireo (The Welkin)
di Lucy Kirkwood
traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi
dramaturg Monica Capuani
regia Serena Sinigaglia
con (in ordine alfabetico) Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Muscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini, Sandra Zoccolan
consulenza allo spazio scenico Maria Spazzi
produzione Teatro Carcano, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte Cultura, Teatro Bellini di Napoli
Durata: 1 ora e 40 minuti senza intervallo
L’Empireo (The Welkin), della pluripremiata drammaturga Lucy Kirkwood, riflette sulle tematiche di genere senza retorica.
La regia è firmata da Serena Sinigaglia, recentemente apprezzata per lo spettacolo Supplici, in scena nel 2023 al Teatro Civico, occasione che ha visto l’inaugurazione del loggione appena restaurato. La traduttrice Monica Capuani definisce il testo come estremamente monumentale e ambizioso: ambientato a metà del Settecento nell’Inghilterra rurale, racconta la storia di una giuria di dodici donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.
Un happening militante, avvincente, divertente, con un cast d’eccezione che ringrazio fin da ora infinitamente, per viaggiare dentro la scrittura della Kirkwood, dentro ai corpi e agli umori delle 12 matrone, dell’imputata, del giudizio di un cielo tanto luminoso quanto impotente, nella vana speranza che una cometa passi e cambi la storia.
Serena Sinigaglia
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €25 | Ridotto over 65 €23 | Ridotto under 35 €17
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €21 | Ridotto over 65 €19 | Ridotto under 35 €13
Orario
20 Marzo 2026 21:00(GMT+01:00)
Aprile 2026
sab18apr21:00Anna CappelliClaudio Tolcachir e Valentina PicelloTeatro Civico21:00(GMT+02:00)
Informazioni
Teatro Civico CLAUDIO TOLCACHIR VALENTINA PICELLO Anna Cappelli di Annibale Ruccello regia Claudio Tolcachir con Valentina Picello scena Cosimo Ferrigolo luci Fabio Bozzetta assistente alla regia Leone Paragnani direttore di
Informazioni
Teatro Civico
CLAUDIO TOLCACHIR
VALENTINA PICELLO
Anna Cappelli
di Annibale Ruccello
regia Claudio Tolcachir
con Valentina Picello
scena Cosimo Ferrigolo
luci Fabio Bozzetta
assistente alla regia Leone Paragnani
direttore di scena Gianluca Tomasella
sarta Benedetta Nicoletti
video trailer Martina Selva
foto di scena Luigi Angelucci
produzione Carnezzeria
in coproduzione con Teatri di Bari, Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con AMAT & Teatri di Pesaro per RAM – Residenze Artistiche Marchigiane
distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
Durata: 60 minuti senza intervallo
Il testo del drammaturgo napoletano Annibale Ruccello vede in scena Anna, una giovane degli anni ’60 che cerca, attraverso un lavoro, di essere autonoma. Per amore accetta invece la sottomissione al convivente, ma poi i ruoli si invertono e sprofonderà nell’abisso, fino a un epilogo surreale e inaspettato.
Claudio Tolcachir, protagonista indiscusso della scena internazionale, dirige la pluripremiata attrice Valentina Picello, interprete “esile e dallo sguardo ceruleo, con una potenza comica che provoca ferite nell’animo dello spettatore” come definita dalla giuria del premio Hystrio all’interpretazione 2022. Il regista sottolinea l’umorismo pungente e assurdo di questa pièce che ci conduce attraverso i labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Ciascuno di noi potrebbe conoscerla, incrociarla nella propria vita; ma potremmo anche essere lei. Sentirci così impotenti da prendere le decisioni peggiori.
Un gioiello teatrale sul corpo di un’attrice unica, Valentina. La sua sensibilità, la sua immaginazione e l’infinita delicatezza del suo humor daranno a questo testo una impronta unica e piena di aria fresca. Una proposta molto netta: questa donna, il pubblico, e la vita in mezzo a loro. Lo humor e la tragedia mischiati. Quel sorriso doloroso che ci attraversa e non ci lascia indifferenti.
Claudio Tolcachir
Claudio Tolcachir
Drammaturgo, regista, attore e fondatore del Teatro Timbre 4 a Buenos Aires nel 1998. Ha riscosso il suo primo successo internazionale nel 2005 con il pluripremiato La Omisión de la Familia Coleman, presentato nelle più importanti capitali del mondo. In Italia nel 2017 ha vinto il Premio UBU per Emilia come miglior testo straniero e scrittura drammaturgica. Le sue opere si rappresentano in oltre 20 paesi e sono state tradotte e pubblicate in sei lingue. Come regista si è affermato in Argentina e all’estero tanto nel circuito indipendente che in quello ufficiale, oltre che nel musical e nel teatro musicale
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €22 | Ridotto over 65 €20 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €18 | Ridotto over 65 €16 | Ridotto under 35 €13
Orario
18 Aprile 2026 21:00(GMT+02:00)
La nuova stagione è in arrivo!
