Calendario eventi 2025-2026
Novembre 2025
dom09nov17:00Piccoli principi e principesseCompagnia Teatrale StilemaTeatro Civico17:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Compagnia Teatrale Stilema PICCOLI PRINCIPI E PRINCIPESSE Ad ogni bambino il suo pianeta! di e con Silvano Antonelli collaborazione drammaturgica Giulia Antonelli cura della messa in scena Enrico
Informazioni
Teatro Civico
Compagnia Teatrale Stilema
PICCOLI PRINCIPI E PRINCIPESSE
Ad ogni bambino il suo pianeta!
di e con Silvano Antonelli
collaborazione drammaturgica Giulia Antonelli
cura della messa in scena Enrico Messina
scenografie Antonello Silvani
Silvano Antonelli è un attore che ha fatto la storia del Teatro Ragazzi italiano: delicato, incantatore, straordinario!
Lo spettacolo prende spunto dal capolavoro di Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe. L’aviatore porta a spasso il suo piccolo aeroplano di carta e viaggia attraverso i pianeti, ognuno abitato da personaggi-bambini: quello arrabbiato e quello sempre felice, la bambina con mille talenti e quella che piange sempre. Il teatro è il luogo dove ritrovare se stessi e rifl ettere sulla bellezza senza confi ni di questa età. Uno spettacolo in equilibrio tra la poesia e l’assurdo, un po’ come dovrebbe essere la vita, per custodire sempre il bambino dentro di noi. Con semplicità e magia parla ai piccoli e ai grandi e ci ricorda che ciò che è invisibile agli occhi… spesso è ciò che conta di più.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: unico €6,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: unico €5,00
Orario
9 Novembre 2025 17:00(GMT+01:00)
gio20nov21:00Otello, di precise parole si viveLella CostaTeatro Civico21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico LELLA COSTA Otello, di precise parole si vive drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana regia Gabriele Vacis produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda Il secondo
Informazioni
Teatro Civico
LELLA COSTA
Otello, di precise parole si vive
drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis
scenofonia Roberto Tarasco
scene Lucio Diana
regia Gabriele Vacis
produzione Teatro Carcano
distribuzione Mismaonda
Il secondo appuntamento di Schio Grande Teatro è con un altro celebre dramma del Bardo che vede la collaborazione di due artisti cari al pubblico scledense: Lella Costa interpreta con grande talento la storia di Otello per la regia di Gabriele Vacis.
Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi sono, letteralmente, immortali. Quando li incontri ti rendi conto che non avrebbe senso provare a inventare altre storie per dire le stesse cose. È ciò che è successo a Gabriele Vacis e Lella Costa a tal punto da riportare in scena dopo 24 anni il loro Otello, preservando la sostanza narrativa e modificando le parti in cui l’attualità richiede un aggiornamento. Il riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca: un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole.
Non c’è mai amore quando c’è violenza e sopraffazione. E questo ce l’hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto. […] Perché prima di tutto si tratta di trovare le parole, precise parole che ci aprano alla comprensione di tutti gli Otelli vittime di sé stessi prima ancora che dei tanti Iago che ci ammorbano, ma soprattutto precise parole che ci aiutino a comprendere la tragedia vera di Desdemona, che si annida nel profondo delle anime.
Gabriele Vacis
Gabriel Vacis
Regista, drammaturgo e docente. È stato tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo, gruppo teatrale attivo nell’omonima cittadina torinese. Nei suoi spettacoli offre una riscrittura scenica sia di testi classici che contemporanei, concertando recitazione, canzoni e musica, riflessione generazionale e richiami alla tradizione. Ha curato la regia di numerosi spettacoli rappresentati in Italia e nel mondo che hanno ottenuto premi prestigiosi. È socio della Giovane compagnia PoEM. A Schio ha partecipato attivamente al percorso Lotto Zero contribuendo al restauro del Teatro Civico.
Campus Tè- Incontro con gli artisti
Venerdì 21 novembre ore 18.30 − Sala Calendoli
In collaborazione con Il Ponte Soc. Coop.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €17,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21,00 | ridotto over 65 €19,00 | ridotto under 35 €13,00
Orario
20 Novembre 2025 21:00(GMT+00:00)
ven21nov21:00Otello, di precise parole si viveLella CostaTeatro Civico21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico LELLA COSTA Otello, di precise parole si vive drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana regia Gabriele Vacis produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda Il secondo
Informazioni
Teatro Civico
LELLA COSTA
Otello, di precise parole si vive
drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis
scenofonia Roberto Tarasco
scene Lucio Diana
regia Gabriele Vacis
produzione Teatro Carcano
distribuzione Mismaonda
Il secondo appuntamento di Schio Grande Teatro è con un altro celebre dramma del Bardo che vede la collaborazione di due artisti cari al pubblico scledense: Lella Costa interpreta con grande talento la storia di Otello per la regia di Gabriele Vacis.
Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi sono, letteralmente, immortali. Quando li incontri ti rendi conto che non avrebbe senso provare a inventare altre storie per dire le stesse cose. È ciò che è successo a Gabriele Vacis e Lella Costa a tal punto da riportare in scena dopo 24 anni il loro Otello, preservando la sostanza narrativa e modificando le parti in cui l’attualità richiede un aggiornamento. Il riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca: un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole.
Non c’è mai amore quando c’è violenza e sopraffazione. E questo ce l’hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto. […] Perché prima di tutto si tratta di trovare le parole, precise parole che ci aprano alla comprensione di tutti gli Otelli vittime di sé stessi prima ancora che dei tanti Iago che ci ammorbano, ma soprattutto precise parole che ci aiutino a comprendere la tragedia vera di Desdemona, che si annida nel profondo delle anime.
Gabriele Vacis
Gabriel Vacis
Regista, drammaturgo e docente. È stato tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo, gruppo teatrale attivo nell’omonima cittadina torinese. Nei suoi spettacoli offre una riscrittura scenica sia di testi classici che contemporanei, concertando recitazione, canzoni e musica, riflessione generazionale e richiami alla tradizione. Ha curato la regia di numerosi spettacoli rappresentati in Italia e nel mondo che hanno ottenuto premi prestigiosi. È socio della Giovane compagnia PoEM. A Schio ha partecipato attivamente al percorso Lotto Zero contribuendo al restauro del Teatro Civico.
Campus Tè- Incontro con gli artisti
Venerdì 21 novembre ore 18.30 − Sala Calendoli
In collaborazione con Il Ponte Soc. Coop.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €17,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21,00 | ridotto over 65 €19,00 | ridotto under 35 €13,00
Orario
21 Novembre 2025 21:00(GMT+00:00)
sab29nov21:00Quando un musicista rideElioTeatro Astra21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Astra ELIO Quando un musicista ride regia e drammaturgia Giorgio Gallione arrangiamenti musicali Paolo Silvestri con Alberto Tafuri pianoforte Martino Malacrida batteria Pietro Martinelli basso e contrabbasso Matteo Zecchi
Informazioni
Teatro Astra
ELIO
Quando un musicista ride
regia e drammaturgia Giorgio Gallione
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
con
Alberto Tafuri pianoforte
Martino Malacrida batteria
Pietro Martinelli basso e contrabbasso
Matteo Zecchi sassofono
Giulio Tullio trombone
scenografie Lorenza Gioberti
costumi Elisabetta Menziani
luci Andrea Violato
co-produzione Agidi – International Music and Arts
Elio, mattatore eccentrico e irriverente, torna al Teatro Astra dopo il grande successo di Ci vuole orecchio. Accompagnato dalla sua band di giovanissimi virtuosi, questa volta si diverte ad esplorare e reinventare quell’immenso repertorio seriamente comico che ha percorso la musica, la canzone, il cabaret e il teatro italiano. Da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato: una generazione di artisti controcorrente che ha sorpreso e divertito il grande pubblico, reinventando un genere musicale ricco di stravaganti “canzoni scanzonate”. C’è un filo rosso, labile ma idealmente fortissimo in quella ondata di creatività, una voglia e un’esigenza comune di molti artisti, musicisti e performer di rompere gli schemi, di inventare nuovi stili e forme del narrare, alla ricerca di un linguaggio più libero e originale. Una generazione di artisti seriamente comici, che hanno usato la risata, l’ironia e il nonsense come strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo. Quando un musicista ride è un’esplorazione giocosa in un mondo musicale e in un repertorio teatrale e poetico ricchissimo, ironico, inusuale e fantasioso. Elio accetta questa sfida, portando in scena oggi quegli spunti geniali e anticonformisti, e anche quella libertà creativa. Perché è bello essere lì, presenti, “quando un musicista ride”.
Elio
Elio, pseudonimo di Stefano Belisari, è un cantautore, flautista e comico. È il leader del complesso Elio e le Storie Tese, fondato nel 1980 insieme al batterista Pier Luigi Zuffellato. Ha composto quasi tutte le sigle di Mai dire Gol partecipandovi anche come ospite. Nell’aprile 2021 partecipa come concorrente al comedy show di Prime Video LOL – Chi ride è fuori con un enorme successo. Nel 2022 è uno dei quattro giudici dello show televisivo Italia’s Got Talent e precedentemente giudice di X Factor. In teatro ha lavorato con Maddalena Crippa, Lina Wertmüller, Geppi Cucciari e Giuliana De Sio.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €36,00 | ridotto over 65 €33,00 | ridotto under 35 €31,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €32,00 | ridotto over 65 €29,00 | ridotto under 35 €28,00
Orario
29 Novembre 2025 21:00(GMT+00:00)
dom30nov11:00Il Frigorifero LiricoAntonio PanzutoTeatro Civico11:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Antonio Panzuto IL FRIGORIFERO LIRICO Opera lirica in un frigorifero Spettacolo per 100 spettatori + Laboratorio per 30 partecipanti, previa iscrizione (al mattino) ispirata al Vascello Fantasma di R.
Informazioni
Teatro Civico
Antonio Panzuto
IL FRIGORIFERO LIRICO
Opera lirica in un frigorifero
Spettacolo per 100 spettatori + Laboratorio per 30 partecipanti, previa iscrizione (al mattino)
ispirata al Vascello Fantasma di R. Wagner
oggetti e scena Antonio Panzuto
montaggio video Raffaella Rivi
luci Francesco Breda
organizzazione Alessandra Lazzaro
regia Alessandro Tognon
Scenografo, pittore e scultore, Antonio Panzuto è conosciuto per la sua capacità di trasformare materiali semplici in visioni poetiche e sorprendenti. Tutto può accadere, anche in una cucina come le nostre, dove ogni oggetto svolge pigramente la propria attività e dove un frigorifero esegue con pazienza, da sempre, il suo gelido compito. Entriamo in una cucina minuscola, la luna alla finestra assorbe i nostri pensieri, un pizzico di magia e tutto può accadere: piccole marionette e ballerini cantano nelle bottiglie, l’orchestra accorda gli strumenti nascosta nel cassetto della frutta e il pubblico, seduto nei palchetti illuminati tra il burro e il formaggio, attende l’inizio dello spettacolo. Non resta che tuffarsi nel frigorifero alla scoperta delle musiche d’opera!
Biglietti
Platea e palchi I ordine: unico €6,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: unico €5,00
Orario
30 Novembre 2025 11:00(GMT+01:00)
dom30nov17:00Il Frigorifero LiricoAntonio PanzutoTeatro Civico17:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Antonio Panzuto IL FRIGORIFERO LIRICO Opera lirica in un frigorifero Spettacolo per 100 spettatori + Laboratorio per 30 partecipanti, previa iscrizione (al mattino) ispirata al Vascello Fantasma di R.
Informazioni
Teatro Civico
Antonio Panzuto
IL FRIGORIFERO LIRICO
Opera lirica in un frigorifero
Spettacolo per 100 spettatori + Laboratorio per 30 partecipanti, previa iscrizione (al mattino)
ispirata al Vascello Fantasma di R. Wagner
oggetti e scena Antonio Panzuto
montaggio video Raffaella Rivi
luci Francesco Breda
organizzazione Alessandra Lazzaro
regia Alessandro Tognon
Scenografo, pittore e scultore, Antonio Panzuto è conosciuto per la sua capacità di trasformare materiali semplici in visioni poetiche e sorprendenti. Tutto può accadere, anche in una cucina come le nostre, dove ogni oggetto svolge pigramente la propria attività e dove un frigorifero esegue con pazienza, da sempre, il suo gelido compito. Entriamo in una cucina minuscola, la luna alla finestra assorbe i nostri pensieri, un pizzico di magia e tutto può accadere: piccole marionette e ballerini cantano nelle bottiglie, l’orchestra accorda gli strumenti nascosta nel cassetto della frutta e il pubblico, seduto nei palchetti illuminati tra il burro e il formaggio, attende l’inizio dello spettacolo. Non resta che tuffarsi nel frigorifero alla scoperta delle musiche d’opera!
Biglietti
Platea e palchi I ordine: unico €6,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: unico €5,00
Orario
30 Novembre 2025 17:00(GMT+01:00)
Dicembre 2025
gio11dic21:00La più grande tragedia dell'umanitàMalmadurTeatro Civico21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico MALMADUR La più grande tragedia dell’umanità drammaturgia Jacopo Giacomoni regia Jacopo Giacomoni e Gaia Bautista performer Jacopo Giacomoni e Yoko Yamada assistente alla regia Marco Tonino costumi in
Informazioni
Teatro Civico
MALMADUR
La più grande tragedia dell’umanità
drammaturgia Jacopo Giacomoni
regia Jacopo Giacomoni e Gaia Bautista
performer Jacopo Giacomoni e Yoko Yamada
assistente alla regia Marco Tonino
costumi in collaborazione con Angie Power
produzione Malmadur e Evoè!Teatro
partner Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento
con il contributo di Fondazione CARITRO
testo finale di NdN-Network drammaturgia Nuova 2020
progetto vincitore HUMUS 2024 – Artisti nei Territori – IAC Matera
Durata: 1 ora senza intervallo
Schio Tempo Presente, la rassegna dedicata alle nuove drammaturgie e alle tematiche sociali, inaugura la seconda edizione con il ritorno a Schio di Malmadur, compagnia in residenza al Teatro Civico nel 2021. Ritorna con due serate non convenzionali per affrontare insieme la complessità del presente. Il pubblico, attraverso un dispositivo scenico partecipato, sarà chiamato ad eleggere la più grande tragedia dell’umanità. Si parte dalla perdita di un cellulare, dalla nascita di Facebook, per arrivare ad un’epidemia, un genocidio, un paragone tra una strage vicina e una lontana, tra una recente e una passata. La tragedia che riceve più voti rimane in gioco, mentre l’altra viene scartata. Questo meccanismo si ripete, confrontando la tragedia vincente con una nuova, fino a determinare, in un processo a eliminazione, quale sia “la più grande tragedia dell’umanità”. Le tematiche principali affrontate sono la spettacolarizzazione del dolore, che viviamo quotidianamente sui media e sui social network, e la rappresentabilità del tragico, esplorando come la percezione del dolore possa cambiare a seconda dei mezzi utilizzati per rappresentarlo.
Intelligente, graffiante, ma autenticamente popolare, La più grande tragedia dell’umanità fa i conti con il lato oscuro della polarizzazione del pensiero grazie a elementi di emotività, e alla sua spettacolarizzazione.
Graziano Graziani – scrittore e critico teatrale
Malmadur
Malmadur nasce nel 2013 con LEAR / Del conflitto generazionale, vincitore del Premio OFF del Teatro Stabile de Veneto. Malmadur in friulano, trentino e veneziano antico significa “acerbo, immaturo”, a sottolineare l’approccio di continua ricerca. Un teatro fondato su un lavoro lento, multidisciplinare e collettivo, che cerca il rapporto diretto col pubblico, l’ironia e la messa in crisi delle certezze. Il loro linguaggio guarda al teatro contemporaneo europeo. A Schio hanno portato in scena nel 2021 Homo Ludens e Bildung. In qualità di drammaturgo, Jacopo Giacomoni, è tra i vincitori del bando Biennale College Teatro 2024/2025 per Autori Under 40.
Biglietti
Unico 14€
Orario
11 Dicembre 2025 21:00(GMT+00:00)
ven12dic21:00La più grande tragedia dell'umanitàMalmadurTeatro Civico21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico REPLICA FUORI ABBONAMENTO MALMADUR La più grande tragedia dell’umanità drammaturgia Jacopo Giacomoni regia Jacopo Giacomoni e Gaia Bautista performer Jacopo Giacomoni e Yoko Yamada assistente alla regia Marco
Informazioni
Teatro Civico
REPLICA FUORI ABBONAMENTO
MALMADUR
La più grande tragedia dell’umanità
drammaturgia Jacopo Giacomoni
regia Jacopo Giacomoni e Gaia Bautista
performer Jacopo Giacomoni e Yoko Yamada
assistente alla regia Marco Tonino
costumi in collaborazione con Angie Power
produzione Malmadur e Evoè!Teatro
partner Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento
con il contributo di Fondazione CARITRO
testo finale di NdN-Network drammaturgia Nuova 2020
progetto vincitore HUMUS 2024 – Artisti nei Territori – IAC Matera
Durata: 1 ora senza intervallo
Schio Tempo Presente, la rassegna dedicata alle nuove drammaturgie e alle tematiche sociali, inaugura la seconda edizione con il ritorno a Schio di Malmadur, compagnia in residenza al Teatro Civico nel 2021. Ritorna con due serate non convenzionali per affrontare insieme la complessità del presente. Il pubblico, attraverso un dispositivo scenico partecipato, sarà chiamato ad eleggere la più grande tragedia dell’umanità. Si parte dalla perdita di un cellulare, dalla nascita di Facebook, per arrivare ad un’epidemia, un genocidio, un paragone tra una strage vicina e una lontana, tra una recente e una passata. La tragedia che riceve più voti rimane in gioco, mentre l’altra viene scartata. Questo meccanismo si ripete, confrontando la tragedia vincente con una nuova, fino a determinare, in un processo a eliminazione, quale sia “la più grande tragedia dell’umanità”. Le tematiche principali affrontate sono la spettacolarizzazione del dolore, che viviamo quotidianamente sui media e sui social network, e la rappresentabilità del tragico, esplorando come la percezione del dolore possa cambiare a seconda dei mezzi utilizzati per rappresentarlo.
Intelligente, graffiante, ma autenticamente popolare, La più grande tragedia dell’umanità fa i conti con il lato oscuro della polarizzazione del pensiero grazie a elementi di emotività, e alla sua spettacolarizzazione.
Graziano Graziani – scrittore e critico teatrale
Malmadur
Malmadur nasce nel 2013 con LEAR / Del conflitto generazionale, vincitore del Premio OFF del Teatro Stabile de Veneto. Malmadur in friulano, trentino e veneziano antico significa “acerbo, immaturo”, a sottolineare l’approccio di continua ricerca. Un teatro fondato su un lavoro lento, multidisciplinare e collettivo, che cerca il rapporto diretto col pubblico, l’ironia e la messa in crisi delle certezze. Il loro linguaggio guarda al teatro contemporaneo europeo. A Schio hanno portato in scena nel 2021 Homo Ludens e Bildung. In qualità di drammaturgo, Jacopo Giacomoni, è tra i vincitori del bando Biennale College Teatro 2024/2025 per Autori Under 40.
Biglietti
Unico 14€
Orario
12 Dicembre 2025 21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Astra NATALINO BALASSO Giovanna dei disoccupati un apocrifo brechtiano di e con Natalino Balasso e con Graziano Sirressi , Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave scene Anusc Castiglioni costumi Sonia
Informazioni
Teatro Astra
NATALINO BALASSO
Giovanna dei disoccupati
un apocrifo brechtiano
di e con Natalino Balasso
e con Graziano Sirressi , Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave
scene Anusc Castiglioni
costumi Sonia Marianni
luci Cesare Agoni
regia Andrea Collavino
una coproduzione Centro Teatrale Bresciano / Emilia Romagna Teatro / Teatro Stabile di Bolzano
Dopo aver portato in scena un esilarante apocrifo di Ruzante, Natalino si cimenta con Bertolt Brecht per restituirci lo spirito di osservazione del drammaturgo tedesco nell’insidioso contesto contemporaneo. Come racconta Balasso nelle sue note, ovviamente non possiamo immaginare cosa scriverebbe Bertolt Brecht se fosse in mezzo a noi e si guardasse attorno; se vivesse, come noi, immerso nella nostra cultura, a ottant’anni dalla fine degli orrori nazisti, dentro un’economia molto più complessa e stratificata. Eppure… Eppure quegli orrori sono disgraziatamente attuali, sotto altre forme e a due passi da noi. In questa Giovanna dei disoccupati i personaggi immaginati da Brecht agiscono in nuovi ambiti e con nuove parole ma nuovamente immersi nel terreno della dominanza e della sudditanza. Vedremo le vicende di Pierpont Mauler, dei suoi sottoposti, di Cridle, di Slift, della più grande lobbista del momento: la terribile Graham; un mondo di magnati al quale si oppone Giovanna Darko, con la sua comunità social-socialista.
Con tutta l’umiltà del caso presentiamo a voi questo apocrifo di Bertolt Brecht, immaginando di averlo scritto sotto dettatura. Questo è possibile solo con l’aiuto dell’arte immutabile del teatro che, mentre ci diverte, come diceva Gramsci, tenta di gettare bombe nei cervelli.
Natalino Balasso
Natalino Balasso
Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, debutta nel 1990 in teatro, nel 1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive numerosi spettacoli, molti dei quali andati in scena a Schio, come La tosa e lo storione (2007), L’idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011), Velodimaya (2014), Balasso Fa Ruzante (2021), Dizionario Balasso (2024). Da anni affezionato ospite delle rassegne teatrali, dal Libera Nos a Malo del 2004 all’esperienza Schio Comedians 2007, fino alla residenza artistica per la produzione del secondo capitolo della trilogia de La Cativìssima: Toni Sartana e le streghe di Bagdad.
Biglietti
Platea: intero €30,00 | ridotto over 65 €28,00 | ridotto under 35 €25,00
Galleria: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €21,00
Orario
17 Dicembre 2025 21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Astra NATALINO BALASSO Giovanna dei disoccupati un apocrifo brechtiano di e con Natalino Balasso e con Graziano Sirressi, Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave scene Anusc Castiglioni costumi Sonia Marianni
Informazioni
Teatro Astra
NATALINO BALASSO
Giovanna dei disoccupati
un apocrifo brechtiano
di e con Natalino Balasso
e con Graziano Sirressi, Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave
scene Anusc Castiglioni
costumi Sonia Marianni
luci Cesare Agoni
regia Andrea Collavino
una coproduzione Centro Teatrale Bresciano / Emilia Romagna Teatro / Teatro Stabile di Bolzano
Dopo aver portato in scena un esilarante apocrifo di Ruzante, Natalino si cimenta con Bertolt Brecht per restituirci lo spirito di osservazione del drammaturgo tedesco nell’insidioso contesto contemporaneo. Come racconta Balasso nelle sue note, ovviamente non possiamo immaginare cosa scriverebbe Bertolt Brecht se fosse in mezzo a noi e si guardasse attorno; se vivesse, come noi, immerso nella nostra cultura, a ottant’anni dalla fine degli orrori nazisti, dentro un’economia molto più complessa e stratificata. Eppure… Eppure quegli orrori sono disgraziatamente attuali, sotto altre forme e a due passi da noi. In questa Giovanna dei disoccupati i personaggi immaginati da Brecht agiscono in nuovi ambiti e con nuove parole ma nuovamente immersi nel terreno della dominanza e della sudditanza. Vedremo le vicende di Pierpont Mauler, dei suoi sottoposti, di Cridle, di Slift, della più grande lobbista del momento: la terribile Graham; un mondo di magnati al quale si oppone Giovanna Darko, con la sua comunità social-socialista.
Con tutta l’umiltà del caso presentiamo a voi questo apocrifo di Bertolt Brecht, immaginando di averlo scritto sotto dettatura. Questo è possibile solo con l’aiuto dell’arte immutabile del teatro che, mentre ci diverte, come diceva Gramsci, tenta di gettare bombe nei cervelli.
Natalino Balasso
Natalino Balasso
Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, debutta nel 1990 in teatro, nel 1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive numerosi spettacoli, molti dei quali andati in scena a Schio, come La tosa e lo storione (2007), L’idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011), Velodimaya (2014), Balasso Fa Ruzante (2021), Dizionario Balasso (2024). Da anni affezionato ospite delle rassegne teatrali, dal Libera Nos a Malo del 2004 all’esperienza Schio Comedians 2007, fino alla residenza artistica per la produzione del secondo capitolo della trilogia de La Cativìssima: Toni Sartana e le streghe di Bagdad.
Biglietti
Platea: intero €30,00 | ridotto over 65 €28,00 | ridotto under 35 €25,00
Galleria: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €21,00
Orario
18 Dicembre 2025 21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico FUORI ABBONAMENTO ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA GIOVANNI COSTANTINI Concerto di Capodanno direttore Giovanni Costantini solisti in via definizione musiche di G. Rossini, A. Ponchielli, S. Prokof’ev, J.
Informazioni
Teatro Civico
FUORI ABBONAMENTO
ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA
GIOVANNI COSTANTINI
Concerto di Capodanno
direttore Giovanni Costantini
solisti in via definizione
musiche di G. Rossini, A. Ponchielli, S. Prokof’ev, J. Strauss, G. Puccini, F. Lehár
Durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
Torna anche per questa stagione il tradizionale concerto di auguri per l’anno nuovo al Teatro Civico, appuntamento spumeggiante, anche quest’anno in doppio appuntamento alle 17:00 e alle 21:00, sostenuto dal gruppo Imprese e Cultura.
Opera italiana e tradizione viennese si alterneranno dando spazio ora alla sola orchestra e ora ai cantanti solisti, tra ouverture, danze, arie, polke e valzer. La conduzione dell’orchestra è confermata alla brillante bacchetta di Giovanni Costantini, il cast dei cantanti è in via di definizione e, questa la novità, sul palco ci sarà l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta nel suo organico principale e completo di 45 elementi. Un’occasione per concludere il 2025 nella suggestiva cornice del Teatro Civico, accompagnati dalla celebre musica che festeggia il nuovo anno in arrivo. Al termine di entrambi i concerti, brindisi nel foyer del teatro.
Giovanni Costantini
Violoncellista, direttore d’orchestra e progettista culturale, è stato maestro preparatore della Alpe Adria Jugend Sinfonie Orchester, ha diretto nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e nel 2024 ha diretto il concerto di gala del Congresso Europeo del Sassofono. Collabora regolarmente con ORV Filarmonia Veneta, dirigendo anche l’Orchestra Giovanile in seno all’istituzione.
Ha diretto prime esecuzioni di musiche di P. Valtinoni, J. Novák, M. Lanaro, M. Martinez Burgos, M. De Jorge Artells, A. Scott. Tiene conferenze e lezioni di formazione ed è direttore artistico del progetto ANIMA.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: unico €22,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: unico €20,00
Orario
28 Dicembre 2025 17:00(GMT+01:00)
dom28dic21:00Concerto di CapodannoORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETATeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico FUORI ABBONAMENTO ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA GIOVANNI COSTANTINI Concerto di Capodanno direttore Giovanni Costantini solisti in via definizione musiche di G. Rossini, A. Ponchielli, S. Prokof’ev, J.
Informazioni
Teatro Civico
FUORI ABBONAMENTO
ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA
GIOVANNI COSTANTINI
Concerto di Capodanno
direttore Giovanni Costantini
solisti in via definizione
musiche di G. Rossini, A. Ponchielli, S. Prokof’ev, J. Strauss, G. Puccini, F. Lehár
Durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
Torna anche per questa stagione il tradizionale concerto di auguri per l’anno nuovo al Teatro Civico, appuntamento spumeggiante, anche quest’anno in doppio appuntamento alle 17:00 e alle 21:00, sostenuto dal gruppo Imprese e Cultura.
Opera italiana e tradizione viennese si alterneranno dando spazio ora alla sola orchestra e ora ai cantanti solisti, tra ouverture, danze, arie, polke e valzer. La conduzione dell’orchestra è confermata alla brillante bacchetta di Giovanni Costantini, il cast dei cantanti è in via di definizione e, questa la novità, sul palco ci sarà l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta nel suo organico principale e completo di 45 elementi. Un’occasione per concludere il 2025 nella suggestiva cornice del Teatro Civico, accompagnati dalla celebre musica che festeggia il nuovo anno in arrivo. Al termine di entrambi i concerti, brindisi nel foyer del teatro.
Giovanni Costantini
Violoncellista, direttore d’orchestra e progettista culturale, è stato maestro preparatore della Alpe Adria Jugend Sinfonie Orchester, ha diretto nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e nel 2024 ha diretto il concerto di gala del Congresso Europeo del Sassofono. Collabora regolarmente con ORV Filarmonia Veneta, dirigendo anche l’Orchestra Giovanile in seno all’istituzione.
Ha diretto prime esecuzioni di musiche di P. Valtinoni, J. Novák, M. Lanaro, M. Martinez Burgos, M. De Jorge Artells, A. Scott. Tiene conferenze e lezioni di formazione ed è direttore artistico del progetto ANIMA.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: unico €22,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: unico €20,00
Orario
28 Dicembre 2025 21:00(GMT+01:00)
Gennaio 2026
mar13gen21:00Alieni in lagunaAndrea PennacchiTeatro Astra21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Astra ANDREA PENNACCHI Alieni in laguna uno spettacolo di Andrea Pennacchi con Andrea Pennacchi musiche eseguite dal vivo da Giorgio Gobbo (chitarra e voce) e Annamaria Moro (violoncello)
Informazioni
Teatro Astra
ANDREA PENNACCHI
Alieni in laguna
uno spettacolo di Andrea Pennacchi
con Andrea Pennacchi
musiche eseguite dal vivo da Giorgio Gobbo (chitarra e voce) e Annamaria Moro (violoncello)
testi di Andrea Pennacchi
con la collaborazione di Marco Gnaccolini, Marco Segato, Raffaele Pizzatti Sertorelli
musiche di Giorgio Gobbo
suono Christian Reale
una produzione Galapagos Produzioni
in coproduzione con Artesella
con la collaborazione di Orto botanico – Università di Padova
Durata: 1 ora e 30 minuti senza intervallo
Andrea Pennacchi, noto al grande pubblico per le sue apparizioni nel programma tv Propaganda Live di La7, torna ad incontrare gli spettatori di Schio con cui da oltre vent’anni condivide esperienze artistiche, relazioni umane autentiche e valori comuni, accompagnato dal geniale menestrello Giorgio Gobbo e dal violoncello di Annamaria Moro.
Alieni in Laguna è una ballata eco-narrativa sul nostro rapporto con la biodiversità, uno spettacolo musicale epico e ironico che esplora il nostro complesso, squilibrato, a tratti schizofrenico ma imprescindibile legame con le altre specie animali e vegetali del pianeta, invitando il pubblico a riflettere sul concetto stesso di “alieno” e sulla necessità di ridefinire il nostro rapporto con la Natura.
Dall’inaspettato ritorno della fauna nelle città durante il lockdown, partendo da un piccolo giardino condominiale visto come un Eden sporco e contemporaneo, ci si addentra nell’Era della Plasmabilità e dell’Amnesia Ecologica, dove cinghiali, orsi, lupi, granchi blu, lucciole, come spiriti degli antenati che vagano tra i condomini e stirpi di esseri umani da osteria, si confondono in una selva di storie, per riflettere sulle nostre origini e sugli impatti ecologici del nostro vivere. Una narrazione teatrale che fonde realtà e fantasia, storia e biografia, scienza e folklore veneto: “mia nonna, che era un po’ strega, diceva che se gli animali ti entrano nei sogni, vogliono sempre dire qualche cosa”.
Con la sua caratteristica abilità di mescolare comicità e dramma, Pennacchi usa questo suo personale bestiario alieno per toccare temi di grande attualità: le sfide dell’integrazione in una società in rapido cambiamento, la necessità di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente. Il risultato è un affresco vivido e potente, dove il personale si fonde con l’universale, e dove le storie di animali e ecosistemi diventano uno specchio delle nostre sfide umane.
Andrea Pennacchi
Teatrista dal 1993, si è formato come attore seguendo maestri come Eimuntas Nekrosius, Cesar Brie e Laura Curino. Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto con Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Ha recitato per il Teatro Stabile del Veneto con la direzione di Damiano Michieletto, Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Per il cinema ha iniziato interpretando la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre e per Carlo Mazzacurati ne La sedia della felicità. Per diversi anni è stato il conduttore del laboratorio Campus Company, con cui ha portato in scena gli adolescenti di Schio.
Biglietti
Platea: intero €30,00 | ridotto over 65 €28,00 | ridotto under 35 €25,00
Galleria: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €21,00
Orario
13 Gennaio 2026 21:00(GMT+00:00)
dom18gen17:00Cenerentola 301Compagnia BurambòTeatro Civico17:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Compagnia Burambò CENERENTOLA 301 Spettacolo di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma Con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli Drammaturgia: Daria Paoletta Costruzione pupazzi: Raffaele Scarimboli Organizzazione: Mary
Informazioni
Teatro Civico
Compagnia Burambò
CENERENTOLA 301
Spettacolo di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma
Con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli
Drammaturgia: Daria Paoletta
Costruzione pupazzi: Raffaele Scarimboli
Organizzazione: Mary Salvatore
Raffaele e Daria, due burattinai di mestiere, sanno che per raccontare questa antica fiaba occorrono: una matrigna, due sorellastre, un principe, un re e una ragazzina, Cenerentola! Ma non sanno cosa li aspetta. I pupazzi, infatti, rivelano da subito di avere vita propria: la matrigna, appena scolpita, si stupisce dell’accento del suo creatore, le sorellastre si lamentano di come il burattinaio le ha rifinite, Cenerentola mette in discussione il suo sogno e il principe procrastina le sue responsabilità.
Una favola, raccontata e rivisitata da tanti autori del passato, che nella sua 301^ versione ci porta a riflettere sull’importanza di essere noi stessi, di sognare e di cercare di cambiare la nostra vita in meglio. Piace a grandi e piccini, non mancate
Biglietti
Platea e palchi I ordine: unico €6,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: unico €5,00
Orario
18 Gennaio 2026 17:00(GMT+01:00)
dom25gen21:00Momenti di trascurabile (in)felicitàFRANCESCO PICCOLO, PIFTeatro Astra21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Astra FRANCESCO PICCOLO PIF Momenti di trascurabile (in)felicità di e con Francesco Piccolo e la partecipazione speciale di Pif produzione ITC2000 Per la prima volta a Schio due ospiti d’eccezione:
Informazioni
Teatro Astra
FRANCESCO PICCOLO
PIF
Momenti di trascurabile (in)felicità
di e con Francesco Piccolo
e la partecipazione speciale di Pif
produzione ITC2000
Per la prima volta a Schio due ospiti d’eccezione: lo scrittore Francesco Piccolo e Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, noto al grande pubblico per le sue apparizioni televisive e cinematografiche. I due portano in scena i Momenti di trascurabile (in)felicità, compendio teatrale dei tre celebri volumi dell’autore, trasposti anche al cinema dal regista Daniele Lucchetti in una pellicola che vede Pif come protagonista assoluto.
Lo spettacolo è un’occasione per far parlare i libri attraverso l’inconfondibile voce di chi li ha scritti, un modo per trovare un contatto vivo con i lettori. Un’ora e mezza di irresistibili racconti in bilico fra il reale e il surreale, di riflessioni sui nostri tempi e su tutti quei trascurabili momenti dell’esistenza che ci accomunano e a cui possiamo ripensare con un sorriso, seppur a volte amaro. «Ogni volta che ho letto dei Momenti in pubblico – afferma l’autore – mi sono reso conto che l’adesione totale della mia voce al personaggio che attraversa questi libri è un modo per raccontarli ancora meglio». Ormai è come se Francesco Piccolo li avesse brevettati, questi momenti di cui è fatta la vita: c’è qualcosa nella qualità del suo sguardo che dilata il tempo con leggerezza e vitalità. Il divertimento di vivere ogni istante ormai lo conosciamo bene. E non ci stancheremo mai di ritrovarlo.
Francesco Piccolo
Francesco Piccolo (1964) è scrittore e sceneggiatore. I suoi ultimi libri sono: Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), L’animale che mi porto dentro, la trilogia dei Momenti trascurabili, La bella confusione. Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Nanni Moretti, Silvio Soldini, Paolo Virzì, Francesca Archibugi, Daniele Luchetti, Marco Bellocchio. Ha sceneggiato le serie tv L’amica geniale e La vita bugiarda degli adulti. Collabora con Repubblica.
Biglietti
Platea: intero €30,00 | ridotto over 65 €28,00 | ridotto under 35 €25,00
Galleria: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €21,00
Orario
25 Gennaio 2026 21:00(GMT+01:00)
ven30gen21:00In fondo al buioGIANCARLO PREVIATI, GIULIA BRIATATeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico GIANCARLO PREVIATI, GIULIA BRIATA In fondo al buio Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin drammaturgia e regia Michele Angrisani con Giancarlo Previati
Informazioni
Teatro Civico
GIANCARLO PREVIATI, GIULIA BRIATA
In fondo al buio
Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin
drammaturgia e regia Michele Angrisani
con Giancarlo Previati e Giulia Briata
progetto scenico Antonio Panzuto
luci Paolo Pollo Rodighiero
musiche Sergio Marchesini
fonico Giuseppe Nanni
costumi Gabriele Coletti
assistente alla scenografia Sofia Rampon
assistente alla regia Sara Corsini
foto di scena Serena Pea
spettacolo in collaborazione con il TSV – Teatro Nazionale e vincitore del premio di produzione, selezionato tra le proposte della rassegna “AngolAzioni 2024. Scorci dalla scena padovana”, promossa
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova
Durata: 90 minuti senza intervallo
Una storia che racconta un atroce scambio di persona: si può morire innocenti di mafia, in Veneto.
Domenica 3 maggio 1992. Padova, quartiere Guizza. Due ragazzi, poco più che ventenni: Matteo Toffanin e Cristina Marcadella tornano da una giornata al mare. In via Tassoni, però, ad attenderli c’era il buio. Il buio della violenza mafiosa che costa la vita a Matteo, a soli 23 anni. Stessa macchina, stesso modello, stesso colore, una targa molto simile. Una Mercedes bianca per trascorrere quella giornata al mare, prestata da Luigi, lo zio di Matteo.
La stessa notte, trent’anni dopo. Ci sono due solitudini sul palco. Ci sono Cristina e Luigi a rivivere il lungo percorso di dolore da quella domenica di maggio. Ciascuno nel luogo più adatto per vedere cosa c’è, davvero, in fondo al buio. La cristallizzazione del dolore e il coraggio della solitudine. Cristina e Luigi dialogano senza parlarsi in un continuo scambio di parole ed emozioni che dura lo spazio di una notte.
La drammaturgia e la messa in scena, a partire da un lavoro di ricerca su documenti giudiziari e interviste orali, rappresentano i fatti accaduti, prima e dopo il buio. Una storia che parla a tutti noi, perché tutti noi potevamo e possiamo essere loro.
Michele Angrisani
Ha scritto e diretto cortometraggi di fiction e documentari di inchiesta sociale, arte e storia. Tra i suoi lavori Maledettamente Nordest con la partecipazione dello scrittore Massimo Carlotto; È andata così sulla storia della ex Saimp, fabbrica simbolo della storia industriale di Padova; L’intruglio dedicato al pittore Renzo Bussotti; Il castello imprigionato sull’ex carcere padovano di Piazza Castello. Ha collaborato con Carlo Mazzacurati e nel 2014 è stato regista e autore della drammaturgia dello spettacolo Statale, liberamente ispirato al romanzo Il ponte di Vitaliano Trevisan. Fa parte di LabOr (Laboratorio di Storia Orale) dell’Università di Padova con cui si occupa di progetti di ricerca nazionali ed internazionali.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Unico €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Unico €12
Orario
30 Gennaio 2026 21:00(GMT+01:00)
Febbraio 2026
dom01feb16:00TanaCompagnia TPOTeatro Civico16:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Compagnia TPO TANA Un rifugio da costruire, abitare, esplorare direzione artistica Compagnia TPO coreografia Sara Campinoti, Valentina Sechi, Giulia Vacca computer engineering Rossano Monti visual design Elsa Mersi scene
Informazioni
Teatro Civico
Compagnia TPO
TANA
Un rifugio da costruire, abitare, esplorare
direzione artistica Compagnia TPO
coreografia Sara Campinoti, Valentina Sechi, Giulia Vacca
computer engineering Rossano Monti
visual design Elsa Mersi
scene e props Livia Cortesi
sound design Spartaco Cortesi
con il supporto di Tuttestorie Festival
Spettacolo a numero limitato: 50 spettatori per replica
TPO è considerata una delle realtà più originali del teatro italiano per l’infanzia, grazie a una poetica che fonde arte, tecnologia e partecipazione attiva.
Le due protagoniste danno vita a una serie di paesaggi fantastici, costruiscono e smontano rifugi e nascondigli, manipolano sculture di stoffa e tessuti leggeri. Ogni dettaglio diventa ispirazione, opportunità per esplorare e creare: i movimenti sinuosi del bruco, la maestosità dell’orso, la lentezza rassicurante della chiocciola.
Lo spazio scenico si apre all’interazione con il pubblico, trasformandosi in un’esperienza sensoriale. I bambini sono invitati a toccare, muoversi e giocare con le sculture e i tessuti, mentre gli adulti sono incoraggiati a lasciarsi trasportare dall’atmosfera magica e avventurosa dello spettacolo.
Biglietti
Platea e palchi di I ordine: unico € 6,00
Galleria, palchi di II ordine e loggione: unico € 5,00
Orario
1 Febbraio 2026 16:00(GMT+01:00)
dom01feb17:30TanaCompagnia TPOTeatro Civico17:30(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Compagnia TPO TANA Un rifugio da costruire, abitare, esplorare direzione artistica Compagnia TPO coreografia Sara Campinoti, Valentina Sechi, Giulia Vacca computer engineering Rossano Monti visual design Elsa Mersi scene
Informazioni
Teatro Civico
Compagnia TPO
TANA
Un rifugio da costruire, abitare, esplorare
direzione artistica Compagnia TPO
coreografia Sara Campinoti, Valentina Sechi, Giulia Vacca
computer engineering Rossano Monti
visual design Elsa Mersi
scene e props Livia Cortesi
sound design Spartaco Cortesi
con il supporto di Tuttestorie Festival
Spettacolo a numero limitato: 50 spettatori per replica
TPO è considerata una delle realtà più originali del teatro italiano per l’infanzia, grazie a una poetica che fonde arte, tecnologia e partecipazione attiva.
Le due protagoniste danno vita a una serie di paesaggi fantastici, costruiscono e smontano rifugi e nascondigli, manipolano sculture di stoffa e tessuti leggeri. Ogni dettaglio diventa ispirazione, opportunità per esplorare e creare: i movimenti sinuosi del bruco, la maestosità dell’orso, la lentezza rassicurante della chiocciola.
Lo spazio scenico si apre all’interazione con il pubblico, trasformandosi in un’esperienza sensoriale. I bambini sono invitati a toccare, muoversi e giocare con le sculture e i tessuti, mentre gli adulti sono incoraggiati a lasciarsi trasportare dall’atmosfera magica e avventurosa dello spettacolo.
Biglietti
Platea e palchi di I ordine: unico € 6,00
Galleria, palchi di II ordine e loggione: unico € 5,00
Orario
1 Febbraio 2026 17:30(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico L’ARTE DELL’ARCO Musiche di Vivaldi, Gabrieli, Purcell, Marini, Pachelbel, Gallo violino principale Federico Guglielmo violini Giampiero Zanocco, Alessia Pazzaglia viola Mario Paladin violoncello Francesco Galligioni violone Paolo Zuccheri
Informazioni
Teatro Civico
L’ARTE DELL’ARCO
Musiche di Vivaldi, Gabrieli, Purcell, Marini, Pachelbel, Gallo
violino principale Federico Guglielmo
violini Giampiero Zanocco, Alessia Pazzaglia
viola Mario Paladin
violoncello Francesco Galligioni
violone Paolo Zuccheri
tiorba e chitarra barocco Diego Cantalupi
clavicembolo Roberto Loreggian
Durata: 1 ora e 30 minuti senza intervallo
Teatro Civico celebra in concerto alcune delle pagine più conosciute di sempre, le Stagioni di Vivaldi. Proprio nel 2025 si festeggiano i trecento anni dalla loro pubblicazione nella raccolta “Il cimento dell’armonia e dell’inventione” per l’editore Le Cène di Amsterdam. L’Arte dell’Arco le eseguirà dopo una serie di brani pensati per essere un’evoluzione dell’ensemble d’archi tra ‘600 e ‘700. L’introduzione si apre con gli effetti in canone e in eco della Sonata con tre violini di G. Gabrieli.
Dopo una breve tappa nel mondo delle “three parts upon a ground” con la struggente Chaconne e la sensibile e ardita Fantazia di Purcell, si torna a Vicenza nel 1655, dov’era maestro di cappella del duomo Biagio Marini. Il suo Passacaglio a 4 o a 3, brano intimo e intenso, è giocato sulle continue tensioni che si ripropongono sempre modificate e amplificate. Il Canone di Pachelbel, ridotto spesso a icona della musica da matrimoni, in realtà era stato pensato e composto insieme alla Giga. La Follia del veneziano Gallo ci riporta infine a un brano di un autore noto soprattutto ai musicisti, ma che merita un pieno riconoscimento dai contemporanei (il suo recupero in tempi moderni è legato al celebre Pulcinella di Stravinsky). La Folliarichiama da vicino quella composta molti anni prima da Vivaldi ed è quindi il collegamento ideale alle Stagioni che completano il programma.
L’Arte dell’Arco
Fondato nel 1994 da Giovanni e Federico Guglielmo, L’Arte dell’Arco annovera tra le sue fila alcuni dei più stimati musicisti italiani specializzatisi nell’esecuzione filologica su strumenti antichi. Si dedica alla riscoperta e rivalutazione del variegato repertorio con attenzione precipua alla produzione veneziana e il melodramma del primo Settecento. Nella sua trentennale attività, il complesso ha collaborato con celebri interpreti quali Christopher Hogwood (direttore ospite sin dal 1997), Gustav Leonhardt, Michala Petri, Pieter Wispelwey, Sigiswald Kuijken, Bob van Asperen e ha inciso più di 150 CD.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €20 | Ridotto over 65 €18 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €16 | Ridotto over 65 €14 | Ridotto under 35 €13
Orario
3 Febbraio 2026 21:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Civico TEATRO DELL’ELFO FERDINANDO BRUNI E FRANCESCO FRONGIA Amadeus di Peter Shaffer uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia traduzione Ferdinando Bruni costumi Antonio Marras con Ferdinando Bruni
Informazioni
Teatro Civico
TEATRO DELL’ELFO
FERDINANDO BRUNI E FRANCESCO FRONGIA
Amadeus di Peter Shaffer
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
traduzione Ferdinando Bruni
costumi Antonio Marras
con Ferdinando Bruni Antonio Salieri, Daniele Fedeli Wolfgang Amadeus Mozart, Valeria Andreanò Costanze Weber, moglie di Mozart, Riccardo Buffonini Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi, Matteo de Mojana Barone Gotrfried Van Swieten, prefetto della Biblioteca Imperiale, Alessandro Lussiana Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi, Ginestra Paladino Contessa Johanna Kilian Von Strack / Katharina Cavalieri, cantante, Umberto Petranca Giuseppe II, Imperatore d’Austria, Luca Toracca Conte Franz Orsini-Rosenberg, direttore dell’Opera Imperiale
luci Michele Ceglia
suono Gianfranco Turco
assistenti ai costumi Elena Rossi
assistenente alle scene Marina Conti
assistente alla regia Giorgia Bolognani
produzione Teatro dell’Elfo
con il contributo di NEXT Laboratorio delle idee per la Produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo
si ringrazia Corti Giuseppe Tessiture Jacquard e Gianni Gallucci
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di Macnaughton Lord Representation
Durata: 2 ore e 30 minuti con intervallo
Dagli anni Settanta il Teatro dell’Elfo segna la storia della scena distinguendosi per una combinazione audace di sperimentazione e impegno civile. Il pubblico di Schio che, nel 2013, ha accolto con entusiasmo The History Boys ora potrà godere della nuova produzione.
In Amadeus, il drammaturgo britannico Peter Shaffer costruisce il suo dramma attorno a una leggenda suggestiva: l’invidioso e affermato compositore Antonio Salieri avrebbe avvelenato il geniale Mozart. La pièce, presentata nel 1979, ottenne immediatamente grande successo e numerosi riconoscimenti. A consacrarne la fama internazionale fu però la celebre pellicola di Miloš Forman del 1984 (otto premi Oscar). In questo allestimento Ferdinando Bruni è Salieri che come un deus ex-machina evoca i personaggi della ‘sua’ storia. Accanto a lui Daniele Fedeli, nel ruolo del giovane irriverente e sboccato Mozart. La regia esalta la forza del testo, imprimendogli l’andamento di un capriccio allucinato e sontuoso, un sogno che assume i contorni perturbanti di un incubo. Con quest’opera l’autore inventa un apologo sull’invidia con un capovolgimento finale: è ovvio che Salieri, mediocre anche nella cattiveria, non ha avvelenato Mozart, ma farà qualsiasi cosa perché tutti lo credano, in modo che il suo nome possa essere legato in eterno a quello del salisburghese e che questo delitto non commesso gli conceda l’immortalità.
Teatro dell’Elfo
Dal 1973 la compagnia del Teatro dell’Elfo prosegue il suo cammino rinnovandosi di continuo, senza dimenticare le proprie radici. Propone al pubblico la ricerca sulla drammaturgia contemporanea e la rilettura dei grandi classici. Corinna Agustoni, Ferdinando Bruni, Cristina Crippa, Elio De Capitani, Ida Marinelli e Luca Toracca, che avevano fondato la compagnia insieme a Gabriele Salvatores, hanno accolto lungo il loro cammino Elena Russo Arman e Francesco Frongia. Oggi questo gruppo è un unicum nel teatro italiano: continua ad aggregare e accogliere giovani attori e registi, a dare casa e supporto agli artisti indipendenti.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €17,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21,00 | ridotto over 65 €19,00 | ridotto under 35 €13,00
Orario
10 Febbraio 2026 20:00(GMT+00:00)
Informazioni
Teatro Astra SIMONE CRISTICCHI Franciscus Il folle che parlava agli uccelli di e con Simone Cristicchi scritto con Simona Orlando canzoni inedite Simone Cristicchi e Amara musiche e sonorizazzioni Tony
Informazioni
Teatro Astra
SIMONE CRISTICCHI
Franciscus
Il folle che parlava agli uccelli
di e con Simone Cristicchi
scritto con Simona Orlando
canzoni inedite Simone Cristicchi e Amara
musiche e sonorizazzioni Tony Canto
scenografia Giacomo Andrico
luci Cesare Agoni
costumi Rossella Zucchi
aiuto regia Ariele Vincenti
produzione Centro Teatrale Bresciano, Accademia Perduta Romagna Teatri
in collaborazione Corvino Produzioni
Durata: 1 ora e 35 minuti senza intervallo
Franciscus, il rivoluzionario. Franciscus, l’estremista. Franciscus, l’innamorato della vita. Franciscus, il folle che parlava agli uccelli. Franciscus, che vedeva la sacralità e la bellezza in ogni volto di persona ma anche di animale, e non solo in essi ma anche nel sole, nella morte, nella terra su cui camminava. In cosa risiede l’attualità del suo messaggio? Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico di Schio, questa volta con un nuovo progetto dedicato a San Francesco nell’800° anniversario dalla sua scomparsa. Tra riessioni, domande e canzoni inedite, che portano la rma di Cristicchi e della cantautrice Amara, lo spettacolo racconta il “Santo di tutti”, che è stato innanzitutto un uomo in crisi, un laico che imparava facendo e il cui esempio riuscì ad attrarre una comunità, ma non senza destare i sospetti di alcuni del popolo. Uno in particolare, Cencio, stracciaiolo girovago, inventore di una lingua solo sua, interpretato dallo stesso Cristicchi. Al centro di questo spettacolo, il labile confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale di Francesco. Ma anche la povertà, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato. Uno spettacolo ad alta intensità emotiva, che fa risuonare potenti le domande più profonde e spinge a ricercarne una possibile risposta.
Simone Cristicchi
Nasce a Roma nel 1977. Con lui cresce il suo cespuglio di capelli sotto il quale maturano parallelamente la passione per il disegno e il fumetto e un amore autentico per la canzone d’autore e non solo. Fabbricante di canzoni ma anche di monologhi teatrali dal forte impatto civile e sociale, a Schio ha portato in scena gli apprezzatissimi Magazzino 18 (2015), Il secondo figlio di Dio (2017) e Manuale di volo per uomo (2018).
Biglietti
Platea: intero €36,00 | ridotto over 65 €33,00 | ridotto under 35 €31,00
Galleria: intero €32,00 | ridotto over 65 €29,00 | ridotto under 35 €28,00
Orario
17 Febbraio 2026 21:00(GMT+00:00)
sab21feb21:004 5 6Mattia TorreTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico MATTIA TORRE 4 5 6 Scritto e diretto da Mattia Torre Con Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino E con Giordano Agrusta Scene Francesco Ghisu Disegno
Informazioni
Teatro Civico
MATTIA TORRE
4 5 6
Scritto e diretto da Mattia Torre
Con Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino
E con Giordano Agrusta
Scene Francesco Ghisu
Disegno luci Luca Barbati
Costumi Mimma Montorselli
Assistente alla regia: Francesca Rocca
Movimenti di scena: Alberto Bellandi
Produzione MARCHE TEATRO / Nutrimenti Terrestri / Walsh
Durata: 75 minuti senza intervallo
Sprezzante, corrosiva, teneramente cinica: la scrittura di Mattia Torre, autore della serie tv cult Boris, osserva l’umano con ironia tagliente,portando a galla le contraddizioni e le suemeschinità.
4 5 6 è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta, litigano, pregano, si odiano. Tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.
4 5 6 nasce dall’idea che l’Italia non è un paese ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri: per precarietà, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni. 4 5 6 è una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori. Il cast – con alcuni degli interpreti più apprezzati di Boris – restituisce al pubblico tutta la forza corrosiva del testo con una spietata ironia e una grande prova di talento.
Mattia Torre
Sceneggiatore, autore teatrale e regista. Nel 2000 pubblica il libro Faleminderit Aprile ‘99 in Albania durante la guerra. Nel 2003 il suo monologo In mezzo al mare con Valerio Aprea vince al Teatro Valle di Roma la rassegna Attori in cerca d’autore. È stato tra gli autori del programma Parla con me di Serena Dandini. Con G. Ciarrapico e L. Vendruscolo scrive le serie Buttafuori e Boris. Traendo spunto da 4 5 6 scrive e dirige un sequel televisivo che va in onda nel programma The show must go off di Serena Dandini su LA7. Nel 2017 scrive il monologo Perfetta con Geppi Cucciari, in scena a Schio nel
2021. Mattia muore a Roma il 19 luglio 2019 a soli 47 anni.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €22 | Ridotto over 65 €20 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €18 | Ridotto over 65 €16 | Ridotto under 35 €13
Orario
21 Febbraio 2026 21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico FUORI ABBONAMENTO GIOBBE COVATTA DANILO ROSSI STEFANO NANNI Polimero, un burattino di plastica Testi e voce recitante Giobbe Covatta Viola solista Danilo Rossi Musiche originali e direttore
Informazioni
Teatro Civico
FUORI ABBONAMENTO
GIOBBE COVATTA
DANILO ROSSI
STEFANO NANNI
Polimero, un burattino di plastica
Testi e voce recitante Giobbe Covatta
Viola solista Danilo Rossi
Musiche originali e direttore d’orchestra Stefano Nanni
Archi e percussioni Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
Con la collaborazione del Coro Giovanile Citta di Schio
Durata: 1 ora senza intervallo
Una storia per adulti e bambini accompagnata dalla delicata musica degli archi e dall’energia di Giobbe Covatta in un pomeriggio fantastico al Teatro Civico. In scena una favola musicale ed ecologista che rivisita in chiave attuale l’avventura di Pinocchio: il burattino diventa così un bambolotto di plastica che finisce in un sacco dentro alla pancia della balena e Mangiafuoco è invece un grande inceneritore.
Un appuntamento speciale fuori abbonamento con una favola musicale che unisce l’ironia di Giobbe Covatta al genio compositivo di Stefano Nanni, attraverso il suono unico della viola di Danilo Rossi e la maestria dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. L’appuntamento è realizzato grazie al prezioso sostegno del gruppo di aziende Imprese e Cultura.
Se il più famoso Pinocchio tentava di migliorare le proprie condizioni di vita e le condizioni di vita di chi gli stava accanto, al punto di chiedere alla fatina di diventare un bambino vero in modo da poter stare vicino a Geppetto, il nostro Polimero invece chiederà alla fatina di diventare un bambolotto biodegradabile, per cercare di evitare di contribuire all’inquinamento e alla distruzione del nostro pianeta.
Giobbe Covatta è comico, attore, scrittore, commediografo e attivista. Nel 1990 conquista il pubblico del Maurizio Costanzo Show con la sua comicità. Nel 1994, con la collaborazione di Greenpeace, ha realizzato lo spettacolo Aria Condizionata sulla salvaguardia delle balene. Ottiene ampio successo di pubblico sia in televisione (L’ottavo nano, Mai dire Gol, Zelig) che in teatro e con i suoi libri (Dio li fa e poi li accoppa, La Divina Commediola, Parola di Giobbe). È anche un ambasciatore di AMREF e testimonial di Save the Children.
Giobbe Covatta
Biglietti
Platea e palchi I ordine: adulti over 18 €14,00 | ridotto under 18 €8,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: adulti over 18 €12,00 | ridotto under 18 €7,00
Carnet
Platea e palchi I ordine: 2 adulti + 1 under 18 €30,00 – 2 adulti + 2 under 18 €38,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: 2 adulti + 1 under 18 €25,00 – 2 adulti + 2 under 18 €32,00
Orario
22 Febbraio 2026 17:00(GMT+00:00)
Informazioni
Sala Calendoli ALESSANDRA BORIN GIUSEPPE ZUCCON GHIOTTO Soirées Musicales La straordinaria vita di Gioachino Rossini soprano Alessandra Borin pianoforte Giuseppe Zuccon Ghiotto Il primo appuntamento della rassegna Civico da Camera sarà
Informazioni
Sala Calendoli
ALESSANDRA BORIN
GIUSEPPE ZUCCON GHIOTTO
Soirées Musicales
La straordinaria vita di Gioachino Rossini
soprano Alessandra Borin
pianoforte Giuseppe Zuccon Ghiotto
Il primo appuntamento della rassegna Civico da Camera sarà un “concerto teatrale”, omaggio a uno dei più noti operisti italiani, la cui effigie appare proprio in uno dei sedici medaglioni che adornano la Sala Calendoli: Gioachino Rossini.
Artisticamente attivo per appena un ventennio della sua lunga vita, tra l’Italia e la Francia di primo Ottocento, Rossini conquistò l’intera Europa per la vivacità dei suoi ritmi, la bellezza delle melodie e il vigore drammatico, tracciando un solco nella storia del repertorio operistico.
In questa occasione, verranno eseguite Les Soirées Musicales, serie di pezzi per pianoforte e voce su testi di Pietro Metastasio e Carlo Pepoli. Saranno interpretati da Alessandra Borin, soprano, attrice e scrittrice dallo spirito eclettico, e da Giuseppe Zuccon Ghiotto, affermato e pluripremiato pianista già docente di pianoforte al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.
Biglietti
Unico €7
Orario
24 Febbraio 2026 20:00(GMT+01:00)
Marzo 2026
Informazioni
Teatro Civico LORENZO MARAGONI E NICCOLÒ FETTARAPPA Solo quando lavoro sono felice di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t produzione La Corte Ospitale con
Informazioni
Teatro Civico
LORENZO MARAGONI E
NICCOLÒ FETTARAPPA
Solo quando lavoro sono felice
di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa
residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t
produzione La Corte Ospitale
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Ferrara Off APS
menzione speciale Forever Young 2021/2022 – La Corte Ospitale
Durata: 60 minuti senza intervallo
Un altro tema urgente del contemporaneo: il rapporto tra lavoro e felicità, affrontato con un linguaggio transgenerazionale da Maragoni e Fettarappa in qualità di scrittori e interpreti. Con la lucidità drammaturgica e performativa che li contraddistingue si interrogano sul ruolo che ha il lavoro nelle nostre vite. È una parte della vita o è la nostra vita stessa? Quanto ci definisce il lavoro? Chi siamo fuori dal lavoro? Quanto riesci a resistere in una conversazione prima di chiedere all’altra persona “E tu nella vita che fai?”. I confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro sé è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. E quello che facciamo, lo facciamo sempre, siamo operativi tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere.
In scena, Niccolò e Lorenzo parlano dei loro rispettivi capi: Niccolò e Lorenzo. Ma in scena ci sono anche i rispettivi capi di Niccolò e Lorenzo: Niccolò e Lorenzo, che parlano di Niccolò e Lorenzo. Una conversazione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi con se stessi, sulla disperazione.
Due giovani autori e interpreti hanno deciso di entrare nel dibattito in scivolata, con il tempismo dei comici in ascolto della realtà e con la forza deflagrante di una libertà compositiva difficilmente etichettabile.
Andrea Pocosgnich, Teatro e Critica
Niccolò Fettarappa
(1996) è un autore, attore e velociraptor italiano. Si laurea in Filosofia ed esordisce a teatro con Apocalisse Tascabile, di cui è autore, regista e interprete.
La Sparanoia. Atto unico è il suo secondo lavoro, di cui è autore e interprete. Non viaggerà mai in classe business.
Lorenzo Maragoni
(1984) attore, regista, autore e poeta. Dopo il dottorato di ricerca in Statistica, si dedica al teatro. Dal 2018 è attivo nel circuito del poetry slam italiano, di cui è campione mondiale. Ha una probabile dipendenza dagli scacchi online.
Assieme hanno pubblicato nel 2025 per edizioni Tlon Showpero, un’esilarante e amara performance teatrale travestita da saggio, un atto di dissacrazione travestito da manifesto.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Unico €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Unico €12
Orario
6 Marzo 2026 21:00(GMT+01:00)
dom08mar17:00Yes LandGiulio LanzafameTeatro Civico17:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Giulio Lanzafame YES LAND Tra poesia e acrobazie! regia Giulio Lanzafame, Oliver Dalemare performer Giulio Lanzafame idea Giulio Lanzafame, Riccardo Strano consulenza artistica Mario Gumina scenografia Gaia Marta Gasco produzione
Informazioni
Teatro Civico
Giulio Lanzafame
YES LAND
Tra poesia e acrobazie!
regia Giulio Lanzafame, Oliver Dalemare
performer Giulio Lanzafame
idea Giulio Lanzafame, Riccardo Strano
consulenza artistica Mario Gumina
scenografia Gaia Marta Gasco
produzione e distribuzione Compagnia ONARTS / Cordata F.O.R.
con il sostegno di MIBACT all’interno del progetto MOVINUP’, Industria scenica, Flic scuola di circo, Hangard de Mines
si ringrazia C.L.A.P.S.
Uno spettacolo divertente e sorprendente adatto a tutta la famiglia che trasporta il pubblico nell’universo di Giulio, personaggio semplice e complesso al tempo stesso che trasforma tutto ciò che è ordinario in comico ed immaginifico.
Yes Land esplora il progressivo adattamento del protagonista ad un ambiente che, seppur conosciuto, è impossibile da dominare, obbligandoci a fare i conti con il sentimento di inadeguatezza che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita.
Tra biciclette, valigie e sedie, ogni imprevisto diventa un’opportunità per creare momenti di risate e magia.
Lo spettacolo, in grado di trasformare il caos in poesia, combina giocoleria, equilibrismo, manipolazione di oggetti e acrobatica, regalando un’esperienza ricca di energia, leggerezza e meraviglia.
Biglietti
Platea e palchi di I ordine: unico € 6,00
Galleria, palchi di II ordine e loggione: unico € 5,00
Orario
8 Marzo 2026 17:00(GMT+01:00)
mar10mar20:00Come gli uccelliMarco Lorenzi/ Wajdi MouawadTeatro Civico20:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico MARCO LORENZI/WAJDI MOUAWAD Come gli uccelli di Wajdi Mouawad traduzione Monica Capuani del testo originale Tous des oiseaux adattamento Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi regia Marco Lorenzi con Federico Palumeri,
Informazioni
Teatro Civico
MARCO LORENZI/WAJDI MOUAWAD
Come gli uccelli
di Wajdi Mouawad
traduzione Monica Capuani
del testo originale Tous des oiseaux
adattamento Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi
regia Marco Lorenzi
con Federico Palumeri, Lucrezia Forni, Barbara Mazzi, Irene Ivaldi, Rebecca Rossetti, Aleksandar
Cvjetkovic, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Raffaele Musella
un progetto de Il Mulino di Amleto
spettacolo prodotto con il sostegno di A.M.A. Factory, Elsinor Centro di Produzione
Teatrale, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova,
TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi;
premio Miglior nuovo testo straniero UBU 2024
Durata: 3 ore 5 minuti con intervallo
Un cast internazionale: in scena gli interpreti recitano in italiano, ebraico, tedesco e arabo.
Il teatro è anche uno spazio in cui osservare il tragico e ascoltare le voci lontane, in cui l’umano emerge prorompente e invita alla riflessione collettiva. Ne è un esempio Come gli uccelli, potente e lacerante capolavoro di Wajdi Mouawad debuttato a Torino nel 2023.
Racconta la storia d’amore tra Eitan, giovane di origine israeliana, e Wahida, ragazza di origine araba, in un labirinto di storie, eredità dimenticate, lotte fratricide che dà vita a un’indagine emotiva sulle proprie origini.
I due giovani si conoscono a New York, in una delle scene d’amore tra le più belle scritte per il teatro contemporaneo.
A dispetto delle loro origini, l’amore fiorisce e cerca di resistere alla realtà con cui i due ragazzi devono fare i conti. Ma qualcosa va storto sull’Allenby Bridge, il famoso ponte tra Israele e Giordania. Qui Eitan rimane vittima di un attentato terroristico e cade in coma. Da luoghi diversi arrivano i genitori e i nonni, un’occasione per guardare negli occhi le verità più nascoste, di affrontare il dolore dell’identità e di capire come resistere all’uccello della sventura che si scaglia contro il cuore e la ragione di ciascuno.
Wajdi Mouawad
Il franco-libanese Wajdi Mouawad si è affermato come attore e drammaturgo unico e originale sulla scena teatrale contemporanea, acclamato per le sue narrazioni dirette e senza compromessi.
In tutto il suo lavoro, dalle sue opere teatrali (tra cui Tideline, Scorched, Forests, Heavens, Birds of a kind), alle produzioni che ha diretto e ai due romanzi (Visage Retrouvé e Anima), esprime la convinzione che “l’arte testimonia l’esistenza umana attraverso il prisma della bellezza”. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e presentate in tutto il mondo. Nel 2016 viene nominato direttore del Théâtre national de la Colline di Parigi.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €22 | Ridotto over 65 €20 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €18 | Ridotto over 65 €16 | Ridotto under 35 €13
Orario
10 Marzo 2026 20:00(GMT+01:00)
ven20mar21:00L’Empireo (The Welkin)Serena SinigagliaTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico SERENA SINIGAGLIA L’Empireo (The Welkin) di Lucy Kirkwood traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi dramaturg Monica Capuani regia Serena Sinigaglia con (in ordine alfabetico) Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris,
Informazioni
Teatro Civico
SERENA SINIGAGLIA
L’Empireo (The Welkin)
di Lucy Kirkwood
traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi
dramaturg Monica Capuani
regia Serena Sinigaglia
con (in ordine alfabetico) Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Muscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini, Sandra Zoccolan
consulenza allo spazio scenico Maria Spazzi
produzione Teatro Carcano, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte Cultura, Teatro Bellini di Napoli
Durata: 1 ora e 40 minuti senza intervallo
L’Empireo (The Welkin), della pluripremiata drammaturga Lucy Kirkwood, riflette sulle tematiche di genere senza retorica.
La regia è firmata da Serena Sinigaglia, recentemente apprezzata per lo spettacolo Supplici, in scena nel 2023 al Teatro Civico, occasione che ha visto l’inaugurazione del loggione appena restaurato. La traduttrice Monica Capuani definisce il testo come estremamente monumentale e ambizioso: ambientato a metà del Settecento nell’Inghilterra rurale, racconta la storia di una giuria di dodici donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.
Un happening militante, avvincente, divertente, con un cast d’eccezione che ringrazio fin da ora infinitamente, per viaggiare dentro la scrittura della Kirkwood, dentro ai corpi e agli umori delle 12 matrone, dell’imputata, del giudizio di un cielo tanto luminoso quanto impotente, nella vana speranza che una cometa passi e cambi la storia.
Serena Sinigaglia
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €25 | Ridotto over 65 €23 | Ridotto under 35 €17
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €21 | Ridotto over 65 €19 | Ridotto under 35 €13
Orario
20 Marzo 2026 21:00(GMT+01:00)
dom22mar17:00Cuor di coniglioTeatro Civico17:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Compagnia Dimitri / Canessa CUOR DI CONIGLIO Regia: Elisa Canessa Con: Federico Dimitri e Francesco Manenti Collaborazione artistica: Giorgio Rossi Disegno luci Marco Oliani Sound designer: Tommaso Marzini
Informazioni
Teatro Civico
Compagnia Dimitri / Canessa
CUOR DI CONIGLIO
Regia: Elisa Canessa
Con: Federico Dimitri e Francesco Manenti
Collaborazione artistica: Giorgio Rossi
Disegno luci Marco Oliani
Sound designer: Tommaso Marzini Della Ragione
Scenografia e costumi: Matilde Gori / Atelier scenografia Zaches
Produzione: Associazione Sosta Palmizi, Pilar Ternera / Nuovo Teatro delle Commedie e Straligut Teatro
C’era una volta un bambino di nome Vincent, felice e fantasioso, che amava leggere e dare strani nomi alle nuvole, amava i boschi, le carote e gli occhiali da sole. E più di ogni cosa, amava ballare! Ma questa è una fiaba, e come in ogni fiaba, c’è un drago da sconfiggere, il giudizio degli altri, e c’è una Fata Madrina, un coniglio stralunato e strampalato che viaggia assieme a Vincent per imparare a guardare sé stesso e il mondo da una prospettiva nuova e inaspettata.
Cuor di coniglio, attraverso il linguaggio leggero e poetico del teatro fisico e della clownerie, vuole essere un inno alla libertà di essere diversi: ci parla della bellezza che c’è nella fragilità, della necessità di superare la paura del giudizio degli altri e della meraviglia di accettarsi. Mostrandosi, semplicemente, per quel che si è.
Biglietti:
Platea e palchi di I ordine: unico € 6,00
Galleria, palchi di II ordine e loggione: unico € 5,00
Orario
22 Marzo 2026 17:00(GMT+01:00)
mar24mar20:00Lo swing americano tra le due guerreString duets of loveSala Calendoli20:00(GMT+00:00)
Informazioni
Sala Calendoli STRING DUETS OF LOVE Lo swing americano tra le due guerre La Sala Calendoli apre le porte allo swing e al jazz con lo String Duets of Love. Avvenuto a
Informazioni
Sala Calendoli
STRING DUETS OF LOVE
Lo swing americano tra le due guerre
La Sala Calendoli apre le porte allo swing e al jazz con lo String Duets of Love. Avvenuto a Parigi otto anni fa, l’incontro tra Duved Dunayevsky (massimo esperto mondiale dello stile anni ‘30 di Django Reinhardt) e Federico Zaltron (uno dei più attivi e riconosciuti violinisti nella scena Swing e Jazz tradizionale europea) ha portato allo sviluppo di una visione contemporanea e del tutto personale della fusione tra generi: swing, jazz tradizionale, blues e musica classica. Il programma è incentrato su improvvisazioni e variazioni su temi del repertorio jazz delle prime decadi del Novecento. Temi che negli anni Venti e Trenta si potevano ascoltare alla radio, nei musical e nelle sale da ballo, negli Stati Uniti ma anche in Europa, in questo concerto sono decostruiti, variati e diventano spunto per improvvisazioni estemporanee.
Biglietti Unico €7
Orario
24 Marzo 2026 20:00(GMT+00:00)
mar31mar21:00L’Arte della Fuga BWV 1080Quartetto di CremonaTeatro Civico21:00(GMT+02:00)
Informazioni
Teatro Civico QUARTETTO DI CREMONA L’Arte della Fuga BWV 1080 violino Cristiano Gualco violino e viola Paolo Andreoli viola e viola tenore e flauto dolce Simone Gramaglia violoncello Giovanni Scaglione Durata: 1
Informazioni
Teatro Civico
QUARTETTO DI CREMONA
L’Arte della Fuga BWV 1080
violino Cristiano Gualco
violino e viola Paolo Andreoli
viola e viola tenore e flauto dolce Simone Gramaglia
violoncello Giovanni Scaglione
Durata: 1 ora e 25 minuti minuti senza intervallo
Il Quartetto di Cremona dedica un’intera serata al genio di Johann Sebastian Bach con l’esecuzione di una delle sue ultime composizioni: L’Arte della Fuga. Rimasta incompiuta a causa dell’età e del peggioramento delle condizioni di salute dell’autore, è insieme a L’Offerta musicale universalmente considerata come una delle opere più complesse e articolate mai scritte. Composta fra il 1749 e il 1750, L’Arte della Fuga è un compendio di tutte le conoscenze acquisite nell’arco di una vita sull’utilizzo del contrappunto e della fuga concepito, forse, non tanto per l’esecuzione quanto per lo studio approfondito delle stesse. La scelta della combinazione strumentale impiegata in una determinata esecuzione può variare di volta in volta, influenzata dal punto di vista degli esecutori e dall’organico disponibile. Con il principale intento di offrire un’interpretazione fedele alla partitura originale, evitando trascrizioni, il Quartetto di Cremona introduce in alcuni contrappunti una viola al posto del secondo violino e una viola tenore al posto di una normale, oltre a un flauto dolce, dando prova della straordinaria versatilità dei suoi componenti.
Un’opera che ha attraversato 275 anni di storia, pronta a rivelare la propria bellezza sul palcoscenico del Teatro Civico.
Quartetto di Cremona
Fondato nel 2000, il Quartetto di Cremona è una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale e riscuote unanimiconsensi di pubblico e critica. Si è esibito al Concertgebouw (Amsterdam), alla Elbphilharmonie (Amburgo), alla Konzerthaus Berlin, alla Brucknerhaus (Linz), alla Wigmore Hall (Londra), a Stoccolma, Mumbai, Pechino, Ginevra, Salisburgo, per il Festival Schubertiade, la Chamber Music Society del Lincoln Center e Carnegie Hall di New York. È titolare della cattedra del “Corso di Alto Perfezionamento per Quartetto d’Archi” presso l’Accademia “W. Stauffer” di Cremona.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €20 | Ridotto over 65 €18 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €16 | Ridotto over 65 €14 | Ridotto under 35 €13
Orario
31 Marzo 2026 21:00(GMT+02:00)
Aprile 2026
ven10apr21:00BravePaola Bianchi, Valentina BravettiTeatro Civico21:00(GMT+02:00)
Informazioni
Teatro Civico FESTIVAL DANZA IN RETE FUORI ABBONAMENTO PAOLA BIANCHI VALENTINA BRAVETTI Brave concept e coreografia Paola Bianchi creato e danzato da Valentina Bravetti e Paola Bianchi suono Stefano Murgia disegno luci Paolo
Informazioni
Teatro Civico
FESTIVAL DANZA IN RETE
FUORI ABBONAMENTO
PAOLA BIANCHI
VALENTINA BRAVETTI
Brave
concept e coreografia Paola Bianchi
creato e danzato da Valentina Bravetti e Paola Bianchi
suono Stefano Murgia
disegno luci Paolo Pollo Rodighiero
collaborazione artistica Roberta Nicolai
realizzazione costumi Liana Gervasi
direzione tecnica Luca Giovagnoli
organizzazione: Elisa Nicosanti
un ringraziamento speciale a Davide Fabbri, Luca Giovagnoli, Giacomo Calli
residenza artistica Santarcangelo dei Teatri
si ringrazia: Societas Teatro Comandini in Cesena, AtelierSì
produzione Città di Ebla / Festival Ipercorpo
coproduzione PinDoc
con il contributo di MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì
Durata: 50 minuti senza intervallo
Frutto di un lungo lavoro di ricerca intorno al tema della compresenza di due corpi diversi per abilità e percezione, di un’indagine approfondita sulla relazione, sull’accettazione di limiti invalicabili, Brave nasce da un forte desiderio che non mette in azione i soli corpi sulla scena ma una piccola comunità che accoglie e protegge. Non c’è bravura, non c’è coraggio. C’è determinazione e desiderio. Ci sono due corpi che si incontrano: un corpo che torna in scena dopo otto anni di assenza, e un corpo che cerca una nuova modalità di presenza nella scena.
Brave è parte del progetto di ricerca coreografica ELP di Paola Bianchi, un’indagine sulla relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture. L’analisi delle figure, nella Deposizione di Rosso Fiorentino, che circondano il Cristo in un balletto di mani e di sguardi è diventata l’asse portante di una parte del lavoro coreografico.
Brave è ethos, logos e pathos, cioè il nesso della comunicazione persuasiva secondo Aristotele. Il corpo si modifica, e noi possiamo farne materiale drammaturgico. Assistiamo a una compenetrazione di gesti e sguardi. Le due performer si sollevano con l’aiuto di corde, e danno lentamente armonia al loro battito d’ali spezzate. Annullano, con la bellezza dei loro corpi fragili e il balletto fluttuante delle loro mani agitate, l’illanguidirsi del tempo. E vincono la forza di gravità che cerca invano di inchiodarle a un tempo inerte.
Vincenzo Sardelli, KLP Teatromatrone
Biglietti
Unico €7
Orario
10 Aprile 2026 21:00(GMT+02:00)
mar14apr20:00Musiche di Bach, Schubert, RachmaninovAlessandro ArteseSala Calendoli20:00(GMT+02:00)
Informazioni
Sala Caleendoli ALESSANDRO ARTESE Musiche di Bach, Schubert, Rachmaninov L’ultimo appuntamento di Civico da Camera anima la Sala Calendoli in un intimo recital del giovane pianista Alessandro Artese, con musiche di Bach,
Informazioni
Sala Caleendoli
ALESSANDRO ARTESE
Musiche di Bach, Schubert, Rachmaninov
L’ultimo appuntamento di Civico da Camera anima la Sala Calendoli in un intimo recital del giovane pianista Alessandro Artese, con musiche di Bach, Schubert e Rachmaninov, per una serata che attraversa barocco, romanticismo e Novecento inoltrato.
Diplomatosi con massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Bologna, Artese attualmente studia con F. Nicoletta al Conservatorio di Rovigo e si perfeziona con B. Lupo all’Accademia Musicale di Pinerolo. Vincitore del Premio Lamberto Brunelli 2025, si è aggiudicato numerosi concorsi internazionali. Tra gli impegni di maggior rilievo, due recitals nella casa natale di Chopin in Polonia, il debutto al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna e al Teatro Olimpico di Vicenza con l’Orchestra Filarmonia Veneta, concerti con l’Orchestra Sinfonica del Molise diretta da M. Campanella, recital al prestigioso Paderewski Festival, a Londra e Vienna.
Biglietti
Unico €7
Orario
14 Aprile 2026 20:00(GMT+02:00)
sab18apr21:00Anna CappelliClaudio Tolcachir e Valentina PicelloTeatro Civico21:00(GMT+02:00)
Informazioni
Teatro Civico CLAUDIO TOLCACHIR VALENTINA PICELLO Anna Cappelli di Annibale Ruccello regia Claudio Tolcachir con Valentina Picello scena Cosimo Ferrigolo luci Fabio Bozzetta assistente alla regia Leone Paragnani direttore di
Informazioni
Teatro Civico
CLAUDIO TOLCACHIR
VALENTINA PICELLO
Anna Cappelli
di Annibale Ruccello
regia Claudio Tolcachir
con Valentina Picello
scena Cosimo Ferrigolo
luci Fabio Bozzetta
assistente alla regia Leone Paragnani
direttore di scena Gianluca Tomasella
sarta Benedetta Nicoletti
video trailer Martina Selva
foto di scena Luigi Angelucci
produzione Carnezzeria
in coproduzione con Teatri di Bari, Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con AMAT & Teatri di Pesaro per RAM – Residenze Artistiche Marchigiane
distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
Durata: 60 minuti senza intervallo
Il testo del drammaturgo napoletano Annibale Ruccello vede in scena Anna, una giovane degli anni ’60 che cerca, attraverso un lavoro, di essere autonoma. Per amore accetta invece la sottomissione al convivente, ma poi i ruoli si invertono e sprofonderà nell’abisso, fino a un epilogo surreale e inaspettato.
Claudio Tolcachir, protagonista indiscusso della scena internazionale, dirige la pluripremiata attrice Valentina Picello, interprete “esile e dallo sguardo ceruleo, con una potenza comica che provoca ferite nell’animo dello spettatore” come definita dalla giuria del premio Hystrio all’interpretazione 2022. Il regista sottolinea l’umorismo pungente e assurdo di questa pièce che ci conduce attraverso i labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Ciascuno di noi potrebbe conoscerla, incrociarla nella propria vita; ma potremmo anche essere lei. Sentirci così impotenti da prendere le decisioni peggiori.
Un gioiello teatrale sul corpo di un’attrice unica, Valentina. La sua sensibilità, la sua immaginazione e l’infinita delicatezza del suo humor daranno a questo testo una impronta unica e piena di aria fresca. Una proposta molto netta: questa donna, il pubblico, e la vita in mezzo a loro. Lo humor e la tragedia mischiati. Quel sorriso doloroso che ci attraversa e non ci lascia indifferenti.
Claudio Tolcachir
Claudio Tolcachir
Drammaturgo, regista, attore e fondatore del Teatro Timbre 4 a Buenos Aires nel 1998. Ha riscosso il suo primo successo internazionale nel 2005 con il pluripremiato La Omisión de la Familia Coleman, presentato nelle più importanti capitali del mondo. In Italia nel 2017 ha vinto il Premio UBU per Emilia come miglior testo straniero e scrittura drammaturgica. Le sue opere si rappresentano in oltre 20 paesi e sono state tradotte e pubblicate in sei lingue. Come regista si è affermato in Argentina e all’estero tanto nel circuito indipendente che in quello ufficiale, oltre che nel musical e nel teatro musicale
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €22 | Ridotto over 65 €20 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €18 | Ridotto over 65 €16 | Ridotto under 35 €13
Orario
18 Aprile 2026 21:00(GMT+02:00)
mar21apr21:00Danilo Rossi & The New Gipsy ProjectTeatro Civico21:00(GMT+02:00)
Informazioni
Teatro Civico DANILO ROSSI & THE NEW GIPSY PROJECT viola Danilo Rossi cymbalom Marian Serban fisarmonica Nelu Batalu contrabbasso Nicolae Petre Durata: 70 minuti senza intervallo Un concerto pronto a far vibrare
Informazioni
Teatro Civico
DANILO ROSSI & THE NEW GIPSY PROJECT
viola Danilo Rossi
cymbalom Marian Serban
fisarmonica Nelu Batalu
contrabbasso Nicolae Petre
Durata: 70 minuti senza intervallo
Un concerto pronto a far vibrare il Civico dell’energia della musica popolare.
The New Gipsy Project nasce dall’idea di un percorso geografico e culturale che attraversa alcuni autori tra i quali Dvoràk, Brahms e Bartók, riletti in chiave gitana, virtuosistica e folk. Un intero mondo da scoprire a cui nel corso del tempo i compositori hanno attinto per creare i capolavori che li hanno resi celebri.
Come racconta la giornalista Paola Cecchini, basti pensare ad Antonín Dvorák e alle sue Danze slave e alle sette Melodie tzigane op. 55; oppure a Béla Bartók, ricercatore appassionato e instancabile di temi e materiale folcloristico autentico, di cui ricordiamo le Danze popolari rumene con musiche originarie della Transilvania, (particolarmente nota la n. 5, utilizzata spesso nell’ambito cinematografico). Vi è poi Johannes Brahms che, diciannovenne, maneggiando la musica folcloristica magiara, compose le 21 Danze ungheresi per pianoforte a quattro mani. Infine, come non citare le Rapsodie rumene (1901), le composizioni più popolari di George Enescu, autore di una larga produzione di musica sinfonica e da camera, oltre che dell’opera Edipo.
Un ensemble dalle mille sfaccettature ed estremamente versatile, uno spettacolo a ritmi forsennati, una continua sfida di note, un omaggio al grande repertorio dell’est e una serata da non riuscire a stare fermi sulle poltrone.
Danilo Rossi
Allievo di alcuni tra i più importanti Maestri di viola e di musica da camera, appena diplomato Danilo Rossi vince il concorso come prima viola solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, il più giovane di sempre a ricoprire tale ruolo. Ha spaziato innumerevoli volte tra i generi musicali, vivendo la musica nella sua interezza, senza alcuna barriera. Ha al suo attivo numerosi incontri con attori, scrittori, poeti che lo hanno portato ad esibirsi negli ambienti più diversi: dalle carceri ai boschi del Trentino, dalle paludi dello Sri Lanka ai Teatri Off delle periferie
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Intero €20 | Ridotto over 65 €18 | Ridotto under 35 €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Intero €16 | Ridotto over 65 €14 | Ridotto under 35 €13
Orario
21 Aprile 2026 21:00(GMT+02:00)
La nuova stagione è in arrivo!
