Schio Musica 2022-2023
Aprile 2024
mar09apr21:00The Kid - Il MonelloMaud NelissenTeatro Civico21:00(GMT+02:00)
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Teatro Civico Maud Nelissen THE KID – IL MONELLO di Charlie Chaplin Proiezione integrale del film con le musiche originali di Charlie Chaplin arrangiate da Maud Nelissen The Kid Copyright © Roy
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Teatro Civico
Maud Nelissen
THE KID – IL MONELLO
di Charlie Chaplin
Proiezione integrale del film con le musiche originali di Charlie Chaplin
arrangiate da Maud Nelissen
The Kid Copyright © Roy Export S.A.S.
Charlie Chaplin™ © Bubbles Inc. S.A.
durata: 60 minuti circa senza intervallo
Tra le tante vicende che il Teatro Civico ha vissuto troviamo anche l’esperienza del cinematografo, che molti scledensi ancora ricordano. Con questo primo appuntamento della rassegna Schio Musica, il cinema torna ad abitare gli spazi del Teatro Civico e lo fa con un’esperienza unica che unisce la visione all’ascolto. Il monello (The Kid), primo lungometraggio di Charlie Chaplin del 1921, è proiettato e accompagnato dal vivo dalle note di un pianoforte, portando gli spettatori a scoprire con occhi nuovi una pietra miliare del cinema mondiale. Il film racconta di una ragazza madre che abbandona il figlio neonato, sperando di garantirgli un avvenire migliore. A prendersene cura è però un vagabondo, che decide di fargli da padre. Cinque anni dopo, mentre il monello e il vagabondo lottano per non venire separati dall’assistenza pubblica, che vuole portare il piccolo all’orfanotrofio, la madre è ormai una donna ricca e affermata, decisa a ritrovare suo figlio. L’intensità emotiva del film è unita e rafforzata dalle note arrangiate ed eseguite al pianoforte da Maud Nelissen, unica autorizzata a eseguire nel mondo le musiche del film. Una serata che riporterà il Civico negli anni Venti, quando pianisti o addirittura intere orchestre accompagnavano la visione delle pellicole prima dell’avvento del sonoro.
Maud Nelissen
Maud Nelissen, compositrice e pianista olandese, si è dedicata alla creazione di musiche per film muti. Ha lavorato in Italia con Eric James, l’ultimo arrangiatore musicale di Charlie Chaplin. Si è esibita da sola, all’interno di ensemble e con orchestre per festival ed eventi speciali in Europa, Stati Uniti e Asia. Ha poi fondato l’ensemble The Sprockets, specializzato nell’accompagnamento musicale dei film muti. Fra le sue musiche da film scritte per orchestra si possono ricordare quelle composte per il classico La vedova allegra – 1925 di Erich von Stroheim, con interpolazioni di temi provenienti dalla celebre operetta di Franz Léhar, e le musiche per Fascino biondo – 1928 con la diva Marion Davies.
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 20,00
Orario
9 Aprile 2024 21:00(GMT+02:00)
mar16apr21:00Our musical pathPenta TrioSala Calendoli21:00(GMT+02:00)
Informazioni
Sala Calendoli (ridotto Teatro Civico) PENTA TRIO Our musical path chitarra elettrica Gabriele de Leporini basso elettrico Riccardo Pitacco batteria Francesco Vattovaz musiche di Metheny, de Leporini, Corea, Grolnick, Scofield e Wood durata:
Informazioni
Sala Calendoli (ridotto Teatro Civico)
PENTA TRIO
Our musical path
chitarra elettrica Gabriele de Leporini
basso elettrico Riccardo Pitacco
batteria Francesco Vattovaz
musiche di Metheny, de Leporini, Corea, Grolnick, Scofield e Wood
durata: 60 minuti circa
Il fascino della Sala Calendoli si apre al jazz per questo primo appuntamento di Civico da Camera, la serie di concerti da ospitare proprio nel ridotto del Teatro Civico, spazio caro agli scledensi. La sala intitolata a Giovanni Calendoli ha avuto fin dall’esordio una sua identità ed è stata cornice di innumerevoli eventi paralleli alla vita del Teatro Civico come concerti, conferenze, incontri e feste da ballo, tra cui anche una veglia danzante con tanto di jazz band nel 1933. È proprio il jazz, in questa serata ricca di emozioni, a essere protagonista con i musicisti di Penta Trio, che presenteranno una raccolta scelta di brani composti da alcuni tra i più apprezzati jazzisti americani del calibro di Pat Metheny, Don Grolnick, Chick Corea e John Scofield a cui si aggiungerà un brano composto direttamente dal chitarrista del trio, Gabriele de Leporini. Un’occasione unica per godere dell’atmosfera di uno dei luoghi più belli della città.
PROGRAMMA
Pat Metheny (1954) – Question and Answers
Gabriele de Leporini (1997) – Tripoli
Chick Corea (1941 – 2021) – Windows
Don Grolnick (1947-1996) – Nothing Personal
Pat Metheny – Say the Brother’s Name
John Scofield (1951) – Jeep on 35°
Guy Wood (1911 – 2001) – My one and Only Love
Penta Trio
Il trio, formatosi nel 2020 dall’incontro dei tre musicisti e delle loro diverse personalità, si è esibito in diversi contesti come il festival Le nuove rotte del jazz a Trieste, dove ha aperto l’edizione 2021 registrando il tutto esaurito. Ha partecipato inoltre alla rassegna musicale della Sala Darsena, alla rassegna del Conservatorio Tartini, al festival Trieste Classica – 2022, alla stagione concertistica Elena Lipizer e la rassegna La Musica in Scena del Teatro Comunale di Monfalcone. Il repertorio comprende una commistione di composizioni originali e di standard jazz, dove si ritrova una vena moderna nelle soluzioni armoniche e metriche, ancorata tuttavia a solide tradizioni improvvisative.
Biglietto unico: € 7
Orario
16 Aprile 2024 21:00(GMT+02:00)
mar23apr21:00Variazioni GoldbergRoberto LoreggianSala Calendoli21:00(GMT+02:00)
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Sala Calendoli (ridotto Teatro Civico) ROBERTO LOREGGIAN Variazioni Goldberg musiche di Bach per clavicembalo clavicembalo, Roberto Loreggian durata: 50 minuti L’intimità che caratterizza il filone del Civico da Camera, con la sua cornice
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Sala Calendoli (ridotto Teatro Civico)
ROBERTO LOREGGIAN
Variazioni Goldberg
musiche di Bach per clavicembalo
clavicembalo, Roberto Loreggian
durata: 50 minuti
L’intimità che caratterizza il filone del Civico da Camera, con la sua cornice raccolta e gli ensemble di pochi elementi, trova la sua rappresentazione nella musica protagonista di questa serata e nel racconto a cui è legata. Le celebri Variazioni Goldberg sono infatti associate a una genesi tutta particolare, troppo invitante per non essere anche qui ricordata. Siamo a Dresda attorno all’anno 1740, dove il conte Hermann Carl von Keyserling, ambasciatore russo in Sassonia, soffre d’insonnia. A fianco alla sua camera da letto, il giovane clavicembalista J. T. Goldberg è incaricato di alleviare gli affanni del diplomatico eseguendo tutto il proprio repertorio, che però arriva a esaurirsi. Viene allora richiesto a Johann Sebastian Bach di comporre un’opera adatta allo scopo. Il capolavoro realizzato dal genio tedesco desta subito l’entusiasmo del committente, che si dimostrerà generoso nella ricompensa. Leggenda a parte, ciò che non lascia dubbi è sicuramente la grandezza di questi trentadue brani che ruotano attorno a una sarabanda esposta all’inizio e alla fine dell’opera. L’espressività gaia e a tratti malinconica è il trait d’union dell’articolato percorso geometrico che culmina nella trentesima variazione, il quodlibet, ossia un gioco tratto da due canzoni popolari tedesche che rievocano un’atmosfera allegra e familiare, prima del ritorno dell’aria iniziale. Con questo lavoro, Bach consegna ai posteri uno dei più strabilianti esempi di creatività e tecnica compositiva.
Roberto Loreggian
Si è diplomato col massimo dei voti in organo e in clavicembalo. Si è perfezionato presso il Conservatorio de L’Aja sotto la guida di Ton Koopman. Si è esibito nelle sale più importanti di Roma, Milano, Monaco, Buenos Aires, Tokyo, Mosca e per i più importanti festival: MITO, Sagra Malatestiana, Festival Pergolesi Spontini, Festival dei due mondi di Spoleto, Serate Musicali Milano, collaborando sia in veste di solista che di accompagnatore con numerosi solisti e orchestre (Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra di Padova e del Veneto, L’arte dell’arco, I Solisti Veneti, I Barocchisti, Modo Antiquo). Insegna presso il Conservatorio C.Pollini di Padova.
Biglietto unico: € 7,00
Orario
23 Aprile 2024 21:00(GMT+02:00)
Maggio 2024
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Teatro Civico Sonig Tchakerian, Pietro Tonolo, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta SEASONS AND MID-SEASONS musiche di Vivaldi e Tonolo violino Sonig Tchakerian sax Pietro Tonolo durata: 80 minuti circa Pochi brani rientrano nell’immaginario collettivo quanto
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Teatro Civico
Sonig Tchakerian, Pietro Tonolo, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
SEASONS AND MID-SEASONS
musiche di Vivaldi e Tonolo
violino Sonig Tchakerian
sax Pietro Tonolo
durata: 80 minuti circa
Pochi brani rientrano nell’immaginario collettivo quanto i concerti per violino e archi che compongono Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi. Riscritte, adattate e reinterpretate, hanno attraversato ormai trecento anni di storia. L’intento descrittivo le rende un’affascinante prova della forza di comunicazione della musica. Nate come parte della più ampia opera Il cimento dell’armonia e dell’inventione, si presentano in questa serata integrate da Le mezze stagioni di Pietro Tonolo in una fusione tra il barocco veneziano e la creazione contemporanea. Accompagnata dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, a eseguire i concerti sarà Sonig Tchakerian. Violinista di origine armena, Tchakerian ha studiato con grandi maestri diversissimi tra loro come Giovanni Guglielmo, Salvatore Accardo, Franco Gulli e Nathan Milstein. Vincitrice di premi internazionali al Paganini di Genova, all’ARD di Monaco di Baviera e al Gui di Firenze, ha suonato con la Royal Philharmonic di Londra, la Bayerischer Rundfunk di Monaco, la Verdi di Milano, I Pomeriggi Musicali, le orchestre del San Carlo di Napoli e dell’Arena di Verona. Il connubio tra le splendide composizioni e la maestria dei musicisti in scena regala agli spettatori di Schio un’occasione imperdibile nel cuore del Teatro Civico.
Pietro Tonolo
Pietro Tonolo ha iniziato a suonare jazz abbandonando una già intrapresa attività come violinista classico. Giunto a Milano, collabora con alcuni tra i migliori jazzisti italiani fra cui Enrico Rava, Franco D’Andrea, Luigi Bonafede, Gianni Cazzola, Larry Nocella, Massimo Urbani. Nel 1982 è nella Gil Evans Orchestra a fianco di Steve Lacy, Lew Soloff, Ray Anderson; ha collaborato, tra i tanti, con Joe Chambers, Gil Goldstein, Jordi Rossy. Si esibisce con musicisti attivi nella musica classica e contemporanea tra cui Sonig Tchakerian, Giovanni Sollima, Mario Brunello e fa parte del quartetto di sassofoni Arundo Donax.
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 20,00
Orario
7 Maggio 2024 21:00(GMT+02:00)
mar14mag21:00MetamorphosisMilano Saxophone QuartetTeatro Civico21:00(GMT+02:00)
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Teatro Civico Milano Saxophone Quartet METAMORPHOSIS sax soprano Damiano Grandesso sax contralto Stefano Papa sax tenore Massimiliano Girardi sax baritono Livia Ferrara durata: 60 minuti circa Dopo la residenza al Teatro Civico per la
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Teatro Civico
Milano Saxophone Quartet
METAMORPHOSIS
sax soprano Damiano Grandesso
sax contralto Stefano Papa
sax tenore Massimiliano Girardi
sax baritono Livia Ferrara
durata: 60 minuti circa
Dopo la residenza al Teatro Civico per la registrazione dell’album, Milano Saxophone Quartet torna a Schio proponendo al pubblico un concerto che è una vera e propria metamorfosi. Lo spettatore si ritrova a testimoniare la trasformazione sonora del quartetto di sassofoni che dà mostra di una delle sue principali caratteristiche: la flessibilità. Il programma si apre con il Quartetto op. 102 di Alexander Glazunov, la cui storia è essa stessa una metamorfosi; il compositore, infatti, conosce per la prima volta il sassofono in un jazz club di Parigi, ma è soltanto quando ascolta il Quatuor de saxophones de la Garde républicaine che decide di scrivere per questa formazione. Glazunov era stato colpito dalla duttilità sonora del sassofono e descrive con queste parole lo strumento: “Faccio fatica a credere che sia lo stesso strumento che si ascolta nel jazz. La chiarezza e dolcezza del suo suono mi sorprende!”. Abbandonando poi il salotto romantico di Glazunov, si cambierà totalmente stile con Tango virtuoso, brano in cui il compositore Thierry Escaich dedica ai sassofoni un capolavoro cameristico che vede gli strumenti partecipare al ballo in maniera organistica. Il programma si conclude con un’ultima metamorfosi: le Danze slave di Dvořák. Esse sono la chiara dimostrazione di come la musica folkloristica si sia trasformata per andare a occupare un posto di rilievo nel repertorio della musica “colta”. Un programma eclettico e originale per l’ultima serata della stagione musicale al Teatro Civico.
Milano Saxophone Quartet
Il Milano Saxophone Quartet è presente nel panorama musicale internazionale dal 2010. Ha suonato in numerose sale da concerto e nel 2020-21 è stato protagonista di un tour europeo in Montenegro, Serbia, Slovenia, Croazia, Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera, Austria e San Marino. Nei suoi primi due album ha dato nuova voce a compositori e stili musicali apparentemente lontani dalla consueta fisionomia timbrica. Col suo ultimo lavoro discografico Skylines, registrato per Ambiente Audio, si è invece spinto nella ricerca intima delle sonorità più affini al sassofono, contribuendo alla creazione di un nuovo repertorio per questo strumento.
PROGRAMMA
Federico Zattera (1967) – Oumuamua (2018)
Antonín Dvořák (1841 – 1904)/Carmelo Patti (1985) – Danze Slave (2020)
Alexander Glazunov (1865 – 1936) – Saxophone Quartet op.109 (Allegro, Canzona Variée, Finale)
Guillermo Lago (1960) – Ciudades (2015) (Montevideo, Addis Abeba, Sarajevo)
Maarten de Splenter (1984) – Milano Suite (2020) (Vivace con Fuoco – Lento Dolente)
Thierry Escaich (1965) – Tango Virtuoso
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 18,00 | ridotto over 65 € 16,00 | ridotto under 35 € 12,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 15,00 | ridotto over 65 € 13,00 | ridotto under 35 € 11,00
Orario
14 Maggio 2024 21:00(GMT+02:00)