Schio Grande Teatro 2019/2020
Ottobre 2023
mar31ott21:00MACHINE DE CIRQUE SHOWMachine de CirqueTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Machine de Cirque MACHINE DE CIRQUE SHOW regia, co-autore e idea originale Vincent Dubé co-autori e co-regia Yohann Trépanier, Raphaël Dubé, Maxim Laurin, Ugo Dario, Frédéric
Informazioni
Teatro Civico
Machine de Cirque
MACHINE DE CIRQUE SHOW
regia, co-autore e idea originale Vincent Dubé
co-autori e co-regia Yohann Trépanier, Raphaël Dubé, Maxim Laurin, Ugo Dario, Frédéric Lebrasseur
artisti circensi Guillaume Larouche, Amit Krolizki, Michel Trudeau, Matthes Speidel, Dominique Bouchard
musicista Olivier Forest
consulenza artistica Patrick Ouellet, Harold Rhéaume, Martin Genest
consulenza scenografia Josée Bergeron-Proulx, Julie Lévesque, Amélie Trépanier
costumista Sébastien Dionne
light design Bruno Matte
sound design René Talbot
tecnica Patrice Guertin e David St. Onge
durata: 90 minuti senza intervallo
Cinque straordinari acrobati circensi direttamente dal Canada sul palco del Teatro Civico. Per l’anteprima della nuova stagione arriva a Schio il grande circo teatro internazionale, acclamato dalla critica e dal pubblico, con uno spettacolo per tutte le età dal ritmo mozzafiato. In Machine de Cirque Show si immagina che solo cinque uomini sulla Terra siano sopravvissuti all’apocalisse e lottino per salvarsi e trovare altri superstiti. Sono
aiutati in questo difficile compito da una macchina incredibile. Tuttavia sono particolarmente inclini a infilarsi in situazioni pericolose e a fantasticare soluzioni, così il grande talento acrobatico si combina con la capacità di cacciarsi nei guai. Ad accompagnare le loro esilaranti disavventure c’è la musica di Olivier Forest che magistralmente scandisce numeri e acrobazie con ironia. L’estro, la fantasia e l’immaginazione modellano un universo divertente e surreale con clave, biciclette acrobatiche e pali cinesi. Nel corso delle loro avventure appaiono bizzarri, nostalgici, molto comici; offrono anima e corpo per divertire e commuovere gli spettatori. Grazie alla loro straordinaria professionalità, i cinque artisti circensi danno vita a uno spettacolo energico, audace e vivo: un’ora e mezza di leggerezza e poesia.
MACHINE DE CIRQUE
Machine de Cirque è stata fondata nel 2013 su iniziativa di Vincent Dubé, artista circense da oltre 20 anni e direttore artistico della compagnia. Gli artisti circensi Raphael Dubé, Yohann Trepanier, Ugo Dario e Maxim Laurin e il polistrumentista Frédéric Lebrasseur sono i suoi co-fondatori. Hanno unito le forze con Vincent nel 2015 per creare il loro spettacolo omonimo intitolato Machine de Cirque Show, una creazione che ha riscosso un enorme successo di pubblico e di critica. Da allora i tre pilastri della firma artistica della compagnia sono ingegnosità, musica dal vivo performativa e ovviamente il circo.
Biglietti in vendita online dal 4 ottobre e in biglietteria dall’11 ottobre
Platea e palchi 1° ordine: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 21,00 | ridotto over 65 € 19,00 | ridotto under 35 € 17,00
PROMO UNDER 14: settore unico € 10
Orario
31 Ottobre 2023 21:00(GMT+02:00)
Novembre 2023
mer15nov21:00POJANA E I SUOI FRATELLIAndrea PennacchiTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Andrea Pennacchi POJANA E I SUOI FRATELLI (spettacolo in abbonamento) di e con Andrea Pennacchi musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca
Informazioni
Teatro Civico
Andrea Pennacchi
POJANA E I SUOI FRATELLI (spettacolo in abbonamento)
di e con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato
produzione Teatro Boxer
durata: 80 minuti senza intervallo
Direttamente dal palco di Propaganda Live torna a Schio, Andrea Pennacchi con il Pojana, il personaggio caustico e provocatorio che ha inizialmente spopolato sul web con il video Ciao Teroni per poi approdare su La7. Legato da quasi 20 anni agli spettatori scledensi, e in particolare al Teatro Civico, l’attore padovano va in scena accompagnato dal vivo dall’amatissimo Giorgio Gobbo e da Gianluca Segato. Nato dalla versione ambientata in Veneto de Le allegre comari di Windsor scritta da Andrea Pennacchi, Franco Ford detto “il Pojana” era il ricco padroncino con tutte le sue fisse come le armi, i schei e le tasse, i neri. In seguito Propaganda Live l’ha portato in onda rivelandolo per quello che è: un demone, piccolo, dentro ognuno di noi, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale. Usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono. Pojana è un personaggio grottesco ma profondamente reale, paradossale eppure così vicino alla vita quotidiana. Mescolando un po’ di verità e falsità racconta storie popolate dai fratelli cattivi del Pojanistan: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altre surreali personalità regionali, uno più cattivo dell’altro. È significativo che da provinciali buoni e gran lavoratori i veneti siano diventati oggi cattivi, evasori, razzisti, ottusi. Un enigma che si risolve in racconto: da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera.
Andrea Pennacchi
Teatrista dal 1993, si è formato come attore seguendo maestri come Eimuntas Nekrosius,Carlos Alsina, Cesar Brie e Laura Curino. Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto con Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Ha recitato per il Teatro Stabile del Veneto con la direzione di Damiano Michieletto, Bepi Emiliani, Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Per il cinema ha iniziato interpretando la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre e per Carlo Mazzacurati ne La sedia della felicità. Dal 2020 con Paola Cortellesi recita nella serie Sky Petra. Per diversi anni è stato il conduttore del laboratorio Campus Company, con cui ha portato in scena gli adolescenti di Schio.
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 19,00
Campus Tè – artisti, critici e spettatori davanti a una tazza di tè
Giovedì 16 novembre ore 18.30
Andrea Pennacchi incontra il pubblico in Sala Calendoli in collaborazione con Il Ponte Coop. Soc.
Orario
15 Novembre 2023 21:00(GMT+02:00)
gio16nov21:00POJANA E I SUOI FRATELLIAndrea PennacchiTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Andrea Pennacchi POJANA E I SUOI FRATELLI di e con Andrea Pennacchi musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato produzione Teatro Boxer durata: 80 minuti
Informazioni
Teatro Civico
Andrea Pennacchi
POJANA E I SUOI FRATELLI
di e con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato
produzione Teatro Boxer
durata: 80 minuti senza intervallo
Direttamente dal palco di Propaganda Live torna a Schio, Andrea Pennacchi con il Pojana, il personaggio caustico e provocatorio che ha inizialmente spopolato sul web con il video Ciao Teroni per poi approdare su La7. Legato da quasi 20 anni agli spettatori scledensi, e in particolare al Teatro Civico, l’attore padovano va in scena accompagnato dal vivo dall’amatissimo Giorgio Gobbo e da Gianluca Segato. Nato dalla versione ambientata in Veneto de Le allegre comari di Windsor scritta da Andrea Pennacchi, Franco Ford detto “il Pojana” era il ricco padroncino con tutte le sue fisse come le armi, i schei e le tasse, i neri. In seguito Propaganda Live l’ha portato in onda rivelandolo per quello che è: un demone, piccolo, dentro ognuno di noi, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale. Usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono. Pojana è un personaggio grottesco ma profondamente reale, paradossale eppure così vicino alla vita quotidiana. Mescolando un po’ di verità e falsità racconta storie popolate dai fratelli cattivi del Pojanistan: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altre surreali personalità regionali, uno più cattivo dell’altro. È significativo che da provinciali buoni e gran lavoratori i veneti siano diventati oggi cattivi, evasori, razzisti, ottusi. Un enigma che si risolve in racconto: da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera.
Andrea Pennacchi
Teatrista dal 1993, si è formato come attore seguendo maestri come Eimuntas Nekrosius,Carlos Alsina, Cesar Brie e Laura Curino. Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto con Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Ha recitato per il Teatro Stabile del Veneto con la direzione di Damiano Michieletto, Bepi Emiliani, Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Per il cinema ha iniziato interpretando la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre e per Carlo Mazzacurati ne La sedia della felicità. Dal 2020 con Paola Cortellesi recita nella serie Sky Petra. Per diversi anni è stato il conduttore del laboratorio Campus Company, con cui ha portato in scena gli adolescenti di Schio.
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 19,00
Campus Tè – artisti, critici e spettatori davanti a una tazza di tè
Giovedì 16 novembre ore 18.30
Andrea Pennacchi incontra il pubblico in Sala Calendoli in collaborazione con Il Ponte Coop. Soc.
Orario
16 Novembre 2023 21:00(GMT+02:00)
Dicembre 2023
sab16dic21:00Vergine MadreLucilla GiagnoniTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Lucilla Giagnoni VERGINE MADRE Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza dalla Divina Commedia di Dante Alighieri di e con Lucilla Giagnoni collaborazione ai testi Marta Pastorino
Informazioni
Teatro Civico
Lucilla Giagnoni
VERGINE MADRE
Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza
dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
di e con Lucilla Giagnoni
collaborazione ai testi Marta Pastorino
musiche originali Paolo Pizzimenti
scene e luci Lucio Diana e Massimo Violato
segretaria artistica Elisa Zanino
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, T.P.E Fondazione Teatro Piemonte Europa
si ringrazia Paola Rota per i preziosi consigli
durata: 90 minuti senza intervallo
Lucilla Giagnoni, attrice e autrice pluripremiata, torna a calcare il palcoscenico del Teatro Civico con un monologo ammaliante e incantatorio, un itinerario umano e spirituale dedicato alla poesia del Sommo Vate. Sei canti della Divina Commedia, probabilmente i più noti, sono il nucleo centrale di questo spettacolo. Sei tappe di un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra vita: Il viaggio (il I canto dell’Inferno), la Donna (Francesca, il V), l’Uomo (Ulisse, il XXVI), il Padre (Ugolino, il XXXIII), la Bambina (Piccarda, il III del Paradiso), la Madre (Vergine madre, il XXXIII del Paradiso). In scena è la Commedia Umana di Dante, una strada che si rivela costeggiata da figure parentali che compongono il disegno di una famiglia. A cantare e raccontare storie è una donna perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. Sono parole taumaturgiche, quelle della Divina Commedia, parole rituali eternamente ripetute come le preghiere. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. Il lato oscuro di Ulisse, l’aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria di tutte le donne, la grandezza della madre che ci insegna l’unica strada possibile ossia la conciliazione degli opposti, l’armonia dei contrari. Un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera.
Lucilla Giagnoni
Attrice e autrice di grande talento, ha frequentato la Bottega di Gassman a Firenze con Vittorio Gassman e la grande attrice francese Jeanne Moreau. Ha partecipato alla creazione degli spettacoli prodotti dal Teatro Settimo, vincendo premi nazionali ed internazionali. Ha lavorato con molti artisti tra cui Luigi Squarzina, Alessandro Baricco, Giuseppe Bertolucci, Marco Baliani, Fabrizio Bosso e il suo quartetto. È autrice di trasmissioni radiofoniche RAI e per la Radio svizzera. Nel 2020 ha realizzato in video streaming tutti i 100 canti della Divina Commedia, diventando così la prima artista al mondo ad averli interpretati integralmente in video. Nel 2021 sono stati mandati in onda su Rai 5 col titolo di Vespri danteschi.
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 22,00 | ridotto over 65 € 20,00 | ridotto under 35 € 14,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 18,00 | ridotto over 65 € 16,00 | ridotto under 35 € 11,00
Orario
16 Dicembre 2023 21:00(GMT+02:00)
Gennaio 2024
Informazioni
Teatro Civico Gabriele Vacis Pem Potenziali Evocati Multimediali ANTIGONE E I SUOI FRATELLI tratto da Fenicie di Euripide e Antigone di Sofocle adattamento e regia di Gabriele Vacis con Davide Antenucci, Andrea
Informazioni
Teatro Civico
Gabriele Vacis
Pem Potenziali Evocati Multimediali
ANTIGONE E I SUOI FRATELLI
tratto da Fenicie di Euripide e Antigone di Sofocle
adattamento e regia di Gabriele Vacis
con Davide Antenucci, Andrea Caiazzo, Pietro Maccabei, Lucia Raffaella Mariani, Eva Meskhi, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti, Letizia Russo, Daniel Santantonio, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera, Giacomo Zandonà
scenofonia e ambienti di Roberto Tarasco
cori a cura di Enrica Rebaudo
produzione PEM Potenziali Evocati Multimediali – Impresa Sociale
distribuzione CMC/Nidodiragno
durata: 1 ora e 40 minuti senza intervallo
La tragedia greca è la scuola del popolo, è l’educazione civica e soprattutto etica e morale. Antigone e i suoi fratelli, con la sapiente regia di Gabriele Vacis, prosegue il percorso iniziato lo scorso anno dallo spettacolo Supplici ospitato al Teatro Civico: la guerra, la civiltà, la cittadinanza sono alcuni dei punti centrali attorno a cui si sviluppa il discorso sociale e politico di questi testi. A calcare il palcoscenico questa volta è la compagnia PEM composta da 14 attrici e attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Il re di Tebe, Edipo, e la sua sposa Giocasta hanno due figli, Eteocle e Polinice, e due figlie, Ismene e Antigone. Dopo la morte del padre i due maschi si accordano per dividersi il trono, ma Eteocle non rispetta i patti. Così Polinice gli muove guerra mentre le due sorelle osservano esterrefatte il consumarsi della catastrofe: i fratelli si uccidono l’un l’altro. A quel punto sul trono di Tebe sale Creonte, lo zio. È qui che inizia la tragedia di Sofocle. Creonte tratta Polinice come un traditore e ordina che il cadavere del nipote rimanga insepolto. Ma Antigone, mossa dall’affetto di sorella e facendo appello alle leggi divine, sceglie di disobbedire al nuovo re. Da qui prende forma una storia di fratellanza e sorellanza che si connette al presente, una delle tragedie greche più amate e rappresentate di tutti i tempi.
Gabriele Vacis
Regista, drammaturgo e docente. È stato tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo, gruppo teatrale attivo nell’omonima cittadina torinese. Nei suoi spettacoli offre una riscrittura scenica sia di testi classici sia di testi contemporanei, concertando recitazione, canzoni e musica, riflessione generazionale e richiami alla tradizione. Ha curato la regia di numerosi spettacoli che hanno ottenuto premi prestigiosi: Esercizi sulla tavola di Mendeleev, premio Opera Prima 1985; Elementi di struttura del sentimento, premio UBU 1986; Il racconto del Vajont, premio UBU 1994. Nel 2006 ha curato la Cerimonia d’apertura degli Olimpic Winter Games e di Torino Capitale del libro. A Schio ha partecipato attivamente al percorso Lotto Zero che ha delineato il restauro del Teatro Civico
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 22,00 | ridotto over 65 € 20,00 | ridotto under 35 € 14,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 18,00 | ridotto over 65 € 16,00 | ridotto under 35 € 11,00
Campus Tè – artisti, critici e spettatori davanti a una tazza di tè
Mercoledì 24 gennaio ore 18.30
La compagnia incontra il pubblico in Sala Calendoli prima dello spettacolo
Orario
24 Gennaio 2024 21:00(GMT+02:00)
Febbraio 2024
mar06feb21:00La Buona Novella di Fabrizio De AndréNeri MarcorèTeatro Astra21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Astra Neri Marcorè LA BUONA NOVELLA DI FRABRIZIO DE ANDRE’ drammaturgia e regia Giorgio Gallione arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri con Rosanna Naddeo voce e chitarra Giua voce, chitarra e
Informazioni
Teatro Astra
Neri Marcorè
LA BUONA NOVELLA DI FRABRIZIO DE ANDRE’
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri
con Rosanna Naddeo
voce e chitarra Giua
voce, chitarra e percussioni Barbara Casini
violino e voce Anais Drago
pianoforte Francesco Negri
voce e fisarmonica Alessandra Abbondanza
scene Marcello Chiarenza
costumi Francesca Marsella
luci Aldo Mantovani
produzione Teatro Stabile Di Bolzano, Teatro Carcano Milano, Fondazione Teatro Della Toscana, Marche Teatro
durata: 85 minuti senza intervallo
Doppio appuntamento dedicato ad uno dei concept album più poetici e rivoluzionari di Fabrizio De André. Con Rosanna Naddeo e cinque straordinari musicisti, Neri Marcorè si confronta con l’opera di Faber in un nuovo spettacolo di teatro canzone che fa rivivere La Buona Novella, pubblicato nel 1970 e ispirato ai Vangeli apocrifi. Di taglio esplicitamente teatrale, l’album è costruito quasi nella forma di un’opera da camera composta per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. L’album di Faber, pubblicato in piena rivolta studentesca, parla dell’arroganza del potere e dei suoi soprusi, critica gli istituti borghesi, scorge in Gesù e nella sua storia umana e millenaria il più grande dei rivoluzionari. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale: un capolavoro della canzone d’autore incontra il talento eclettico di Neri Marcorè, artista con una poliedrica carriera. Lo spettacolo è pensato come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che intreccia le canzoni di De André con i brani narrativi tratti dai Vangeli. Sottolinea la forza evocativa delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria.
«Compito di un artista credo sia quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando però gli strumenti dell’arte: l’allegoria, la metafora, il paragone.»
Fabrizio De André
Neri Marcorè
Attore, doppiatore, cantante e conduttore televisivo, nel 1993 debutta in teatro e nel 1994 al cinema in Ladri di cinema di Pietro Natoli. È uno dei volti più amati dal pubblico televisivo grazie alla partecipazione a diversi programmi condotti da Serena Dandini, Corrado Guzzanti, Gialappa’s Band, Lillo & Greg, in cui ha potuto dimostrare il talento come conduttore e imitatore. La sua filmografia conta 54 pellicole e 5 serie tv di alcuni dei migliori registi italiani tra cui Paolo Genovese, Sergio Rubini, Cristina Comencini. Dopo 9 anni da Beatles Submarine con la Banda Osiris, torna a Schio con un nuovo spettacolo di teatro musicale dedicato a Fabrizio De André.
Biglietti
Platea: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 20,00
Campus Tè – artisti, critici e spettatori davanti a una tazza di tè
Mercoledì 7 febbraio ore 18.30
Neri Marcorè incontra il pubblico in Sala Calendoli prima dello spettacolo
Orario
6 Febbraio 2024 21:00(GMT+02:00)
mer07feb21:00LA BUONA NOVELLA DI FABRIZIO DE ANDRE'Neri MarcorèTeatro Astra21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Astra Neri Marcorè LA BUONA NOVELLA DI FABRIZIO DE ANDRE’ drammaturgia e regia Giorgio Gallione arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri con Rosanna Naddeo voce e chitarra Giua voce, chitarra e
Informazioni
Teatro Astra
Neri Marcorè
LA BUONA NOVELLA DI FABRIZIO DE ANDRE’
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri
con Rosanna Naddeo
voce e chitarra Giua
voce, chitarra e percussioni Barbara Casini
violino e voce Anais Drago
pianoforte Francesco Negri
voce e fisarmonica Alessandra Abbondanza
scene Marcello Chiarenza
costumi Francesca Marsella
luci Aldo Mantovani
produzione Teatro Stabile Di Bolzano, Teatro Carcano Milano, Fondazione Teatro Della Toscana, Marche Teatro
durata: 85 minuti senza intervallo
Doppio appuntamento dedicato ad uno dei concept album più poetici e rivoluzionari di Fabrizio De André. Con Rosanna Naddeo e cinque straordinari musicisti, Neri Marcorè si confronta con l’opera di Faber in un nuovo spettacolo di teatro canzone che fa rivivere La Buona Novella, pubblicato nel 1970 e ispirato ai Vangeli apocrifi. Di taglio esplicitamente teatrale, l’album è costruito quasi nella forma di un’opera da camera composta per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. L’album di Faber, pubblicato in piena rivolta studentesca, parla dell’arroganza del potere e dei suoi soprusi, critica gli istituti borghesi, scorge in Gesù e nella sua storia umana e millenaria il più grande dei rivoluzionari. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale: un capolavoro della canzone d’autore incontra il talento eclettico di Neri Marcorè, artista con una poliedrica carriera. Lo spettacolo è pensato come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che intreccia le canzoni di De André con i brani narrativi tratti dai Vangeli. Sottolinea la forza evocativa delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria.
«Compito di un artista credo sia quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando però gli strumenti dell’arte: l’allegoria, la metafora, il paragone.»
Fabrizio De André
Neri Marcorè
Attore, doppiatore, cantante e conduttore televisivo, nel 1993 debutta in teatro e nel 1994 al cinema in Ladri di cinema di Pietro Natoli. È uno dei volti più amati dal pubblico televisivo grazie alla partecipazione a diversi programmi condotti da Serena Dandini, Corrado Guzzanti, Gialappa’s Band, Lillo & Greg, in cui ha potuto dimostrare il talento come conduttore e imitatore. La sua filmografia conta 54 pellicole e 5 serie tv di alcuni dei migliori registi italiani tra cui Paolo Genovese, Sergio Rubini, Cristina Comencini. Dopo 9 anni da Beatles Submarine con la Banda Osiris, torna a Schio con un nuovo spettacolo di teatro musicale dedicato a Fabrizio De André.
Biglietti
Platea: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 20,00
Campus Tè – artisti, critici e spettatori davanti a una tazza di tè
Mercoledì 7 febbraio ore 18.30
Neri Marcorè incontra il pubblico in Sala Calendoli prima dello spettacolo
Orario
7 Febbraio 2024 21:00(GMT+02:00)
gio22feb21:00Dizionario Balasso (colpi di tag)Natalino BalassoTeatro Astra21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Astra NUOVA REPLICA! NATALINO BALASSO Dizionario Balasso (colpi di tag) scritto e interpretato da Natalino Balasso durata: 1 ora e 40 minuti senza intervallo Ironico, impudente, provocatorio e inarrestabile: Natalino
Informazioni
Teatro Astra
NUOVA REPLICA!
NATALINO BALASSO
Dizionario Balasso
(colpi di tag)
scritto e interpretato da Natalino Balasso
durata: 1 ora e 40 minuti senza intervallo
Ironico, impudente, provocatorio e inarrestabile: Natalino Balasso torna ancora a calcare il palcoscenico del Teatro Astra. C’è un grande libro al centro del palco. Al suo interno oltre duecentocinquanta lemmi incolonnati come in un dizionario cercano la propria definizione. Lo spettacolo è un corollario al precedente monologo, Velodimaya, sulla comprensione del mondo. È la parola “definizione” a governare questo nuovo monologo, perché è ciò che ci fa vedere il mondo in maniera distorta, che ci fa credere che la Verità sia una sentenza “definitiva”. La parola porta già nel suo corpo la menzogna perché ogni significato è legato al suo contrario, così che si può estendere a tutti gli umani quel che lo scrittore americano Don De Lillo scrive nel suo magnifico Cosmopolis: “Mentire è il tuo modo di parlare”. Nel mondo contemporaneo le parole diventano “tag”, cioè etichettano le cose come si etichettano le mele: una ad una ma con lo stesso disegno. Il tag è la modalità tranciante in cui rientra la nostra comprensione della società. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui si legge solo l’etichetta. Cosa c’è nella scatola? Perché ci ostiniamo a tenerle chiuse quelle scatole? È qui che Balasso si produrrà nell’arte in cui è ormai specializzato: rompere le scatole.
Natalino Balasso
Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, debutta nel 1990 in teatro, nel 1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli, molti dei quali andati in scena a Schio, come La tosa e lo storione (2007), L’idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011), Velodimaya (2014) e Balasso Fa Ruzante (2021). Da anni affezionato ospite delle rassegne teatrali, dal Libera Nos a Malo del 2004 all’esperienza Schio Comedians 2007, fino alla più recente residenza artistica per la produzione del secondo capitolo della trilogia de La Cativìssima: Toni Sartana e le streghe di Bagdad.
Biglietti
Platea: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 20,00
Orario
22 Febbraio 2024 21:00(GMT+02:00)
ven23feb21:00Dizionario Balasso (colpi di tag)Natalino BalassoTeatro Astra21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Astra NATALINO BALASSO Dizionario Balasso (colpi di tag) scritto e interpretato da Natalino Balasso durata: 1 ora e 40 minuti senza intervallo Ironico, impudente, provocatorio e inarrestabile: Natalino Balasso torna ancora a
Informazioni
Teatro Astra
NATALINO BALASSO
Dizionario Balasso
(colpi di tag)
scritto e interpretato da Natalino Balasso
durata: 1 ora e 40 minuti senza intervallo
Ironico, impudente, provocatorio e inarrestabile: Natalino Balasso torna ancora a calcare il palcoscenico del Teatro Astra. C’è un grande libro al centro del palco. Al suo interno oltre duecentocinquanta lemmi incolonnati come in un dizionario cercano la propria definizione. Lo spettacolo è un corollario al precedente monologo, Velodimaya, sulla comprensione del mondo. È la parola “definizione” a governare questo nuovo monologo, perché è ciò che ci fa vedere il mondo in maniera distorta, che ci fa credere che la Verità sia una sentenza “definitiva”. La parola porta già nel suo corpo la menzogna perché ogni significato è legato al suo contrario, così che si può estendere a tutti gli umani quel che lo scrittore americano Don De Lillo scrive nel suo magnifico Cosmopolis: “Mentire è il tuo modo di parlare”. Nel mondo contemporaneo le parole diventano “tag”, cioè etichettano le cose come si etichettano le mele: una ad una ma con lo stesso disegno. Il tag è la modalità tranciante in cui rientra la nostra comprensione della società. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui si legge solo l’etichetta. Cosa c’è nella scatola? Perché ci ostiniamo a tenerle chiuse quelle scatole? È qui che Balasso si produrrà nell’arte in cui è ormai specializzato: rompere le scatole.
Natalino Balasso
Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, debutta nel 1990 in teatro, nel 1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli, molti dei quali andati in scena a Schio, come La tosa e lo storione (2007), L’idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011), Velodimaya (2014) e Balasso Fa Ruzante (2021). Da anni affezionato ospite delle rassegne teatrali, dal Libera Nos a Malo del 2004 all’esperienza Schio Comedians 2007, fino alla più recente residenza artistica per la produzione del secondo capitolo della trilogia de La Cativìssima: Toni Sartana e le streghe di Bagdad.
Biglietti
Platea: intero € 29,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 24,00
Galleria: intero € 24,00 | ridotto over 65 € 22,00 | ridotto under 35 € 20,00
Orario
23 Febbraio 2024 21:00(GMT+02:00)
Marzo 2024
mer06mar21:00Callas Callas CallasCOB Compagnia Opus BalletTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico COB Compagnia Opus Ballet CALLAS CALLAS CALLAS coreografie di Adriano Bolognino, Roberto Tedesco e Carlo Massari una produzione COB Compagnia Opus Ballet in coproduzione con Fondazione Festival La Versiliana interpreti
Informazioni
Teatro Civico
COB Compagnia Opus Ballet
CALLAS CALLAS CALLAS
coreografie di Adriano Bolognino, Roberto Tedesco e Carlo Massari
una produzione COB Compagnia Opus Ballet
in coproduzione con Fondazione Festival La Versiliana
interpreti Matheus Alves De Oliveira, Giuliana Bonaffini, Aura Calarco, Emiliano Candiago, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Riccardo Papa, Frederic Zoungla
light designer Giacomo Ungari
costumi realizzati da Opificio della Moda e del Costume
direzione artistica Rosanna Brocanello
durata: 70 minuti con intervallo
Callas la divina, Maria la donna.
Callas, la più grande star dell’opera lirica del ‘900.
Divenuta un’icona di stile, la sua storia, la sua sofferenza e la sua grandezza la resero un personaggio conosciuto da tutti, anche dal pubblico che non conosceva l’opera lirica. L’appuntamento con il Festival Danza in Rete quest’anno omaggia la grande artista per il centenario dalla sua nascita con il ritorno a Schio della Compagnia Opus Ballet. Lo spettacolo riunisce tre coreografi del panorama nazionale capaci di fondere nella loro visione elementi di classicità e di contemporaneità, mantenendo ognuno un linguaggio assolutamente unico. Adriano Bolognino, Carlo Massari e Roberto Tedesco portano sulla scena la vita e l’opera di Maria Callas in un vero e proprio “trittico coreografico”, un inedito affresco in cui elementi biografici, ispirazioni musicali e iconografia si fondono con la danza contemporanea. Lo spettacolo prosegue il percorso di ricerca della compagnia che vede dialogare la danza contemporanea con storie e musiche classiche. Una lettura inedita e innovativa di uno dei personaggi più iconici del Novecento.
COB Compagnia Opus Ballet
La compagnia da diversi anni riceve il sostegno della Regione Toscana e ha presentato le proprie coreografie nei circuiti regionali delle maggiori regioni italiane e in importanti contesti nazionali e internazionali della danza quali il Prisma Festival 2016 e 2018 a Panama, la NID Platform 2017 a Gorizia, l’Amma Contemporary Dance Festival 2018 in Giordania, il Budapest Dance Festival 2022. Diretta da Rosanna Brocanello, COB è costituita da un nucleo stabile di danzatori professionisti e ad oggi ha dato vita ad un vasto repertorio di produzioni tra cui Dreamparade, VENTIVENTI, White Room e Le Quattro stagioni andato in scena a Schio nella stagione 2021/2022.
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 22,00 | ridotto over 65 € 20,00 | ridotto under 35 € 14,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 18,00 | ridotto over 65 € 16,00 | ridotto under 35 € 11,00
Orario
6 Marzo 2024 21:00(GMT+02:00)
ven15mar21:00Ci vuole orecchioElioTeatro Astra21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Astra Elio CI VUOLE ORECCHIO Elio canta e recita Enzo Jannacci regia e drammaturgia Giorgio Gallione arrangiamenti musicali Paolo Silvestri con Alberto Tafuri pianoforte, Martino Malacrida batteria, Pietro Martinelli basso e
Informazioni
Teatro Astra
Elio
CI VUOLE ORECCHIO
Elio canta e recita Enzo Jannacci
regia e drammaturgia Giorgio Gallione
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
con Alberto Tafuri pianoforte, Martino Malacrida batteria, Pietro Martinelli basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri sassofono, Giulio Tullio trombone
light designer Aldo Mantovani
scenografie Lorenza Gioberti
costumi Elisabetta Menziani
produzione AGIDI – International Music and Arts
durata: 75 minuti senza intervallo
Calca il palcoscenico del Teatro Astra un ospite d’eccezione: Elio, con il suo stile irriverente, sarcastico, inconfondibile, canta e recita Enzo Jannacci.
Jannacci è stato il cantautore più eccentrico della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. Ogni volta il suo sguardo poetico e bizzarro, contemporaneamente popolare e anticonformista, è riuscito a spiazzare e a stupire. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi ai confini del surreale.
Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, è reinterpretato da Elio nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione. Assieme a lui cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora. Uno spettacolo un po’ circo un po’ teatro canzone, in cui Elio, filosofo assurdista e performer eccentrico, si destreggia nel repertorio dell’amato Jannacci. Qui il Comico non è un ingrediente ciecamente spensierato ma un potente strumento del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo.
Ci vuole orecchio è uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.
Elio
Elio, pseudonimo di Stefano Belisari, è un cantautore, flautista e comico italiano. È il leader del complesso Elio e le Storie Tese, da lui fondato nel 1980, insieme al batterista Pier Luigi Zuffellato. Ha composto quasi tutte le sigle di Mai dire Gol partecipandovi diverse volte come ospite. Nell’aprile 2021 partecipa come concorrente al comedy show di Prime Video LOL – Chi ride è fuori con un enorme successo mediatico. Nel 2022 è uno dei quattro giudici dello show televisivo Italia’s Got Talent e precedentemente giudice di X Factor. In teatro ha lavorato con Maddalena Crippa, Claudio Insegno, Lina Wertmüller, Geppi Cucciari e Giuliana De Sio.
Biglietti
Platea: intero € 34,00 | ridotto over 65 € 31,00 | ridotto under 35 € 29,00
Galleria: intero € 30,00 | ridotto over 65 € 27,00 | ridotto under 35 € 26,00
Orario
15 Marzo 2024 21:00(GMT+02:00)
mar26mar21:00Cirano deve morireLeonardo ManzanTeatro Civico21:00(GMT+01:00)
Informazioni
Teatro Civico Leonardo Manzan CIRANO DEVE MORIRE liberamente ispirato a Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand di Leonardo Manzan, Rocco Placidi regia Leonardo Manzan con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini
Informazioni
Teatro Civico
Leonardo Manzan
CIRANO DEVE MORIRE
liberamente ispirato a Cyrano de Bergerac
di Edmond Rostand
di Leonardo Manzan, Rocco Placidi
regia Leonardo Manzan
con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini
musiche originali di Franco Visioli e Alessandro Levrero
eseguite dal vivo da Filippo Lilli
luci Simone De Angelis
eseguite da Giuseppe Incurvati
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe
spettacolo vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018
produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30 con la direzione artistica di Antonio Latella
produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana
durata: 90 minuti senza intervallo
Cirano deve morire è una riscrittura in potenti versi rap della celebre commedia di Edmond Rostand. La conclusione di Schio Grande Teatro è affidata al giovane regista Leonardo Manzan, premiato per il miglior spettacolo dalla Biennale College Teatro di Venezia e acclamato dalla critica per il coraggio scenico e la passione travolgente. Rime taglienti e ritmo tellurico affrontano il tema della finzione attraverso il racconto di fedeltà agli altri e di tradimento di se stessi, di parole che seducono e di silenzi che uccidono. È uno dei più famosi “triangoli” del teatro moderno, la storia di tre ragazzi proprio come i giovani attori chiamati a interpretarli. Una resa dei conti in cui l’unica sopravvissuta è Rossana. La ragazza non riesce però a liberarsi dei fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che le hanno anche donato gli unici momenti di felicità. Lo spettacolo recupera la forza poetica del testo originale attraverso il rap per esprimere l’eroismo e la verve del protagonista e per rendere contemporanea la parola d’amore. Al Teatro Civico va in scena uno spettacolo-concerto tra poesia romantica e rap feroce, in bilico tra musical e dj set, costumi d’epoca e luci strobo per raccontare la storia di Cyrano de Bergerac come non l’avete mai sentita.
Leonardo Manzan
Nato a Roma nel ‘92, si diploma come attore alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Debutta come regista, interprete e autore con It’s App to You – o del solipsismo, spettacolo-videogioco sul tema della realtà virtuale e del rapporto con la tecnologia che vince numerosi premi e riconoscimenti, tra cui InBox, Dominio pubblico, Kilowatt-Italia dei visionari. Nel 2018 si rivela tra i giovani talenti alla Biennale Teatro di Venezia con lo spettacolo Cirano Deve Morire. Invitato nuovamente alla Biennale Teatro, nel 2020 presenta Glory Wall, spettacolo dissacrante e provocatorio sul tema della censura che viene premiato come Migliore spettacolo della Biennale Teatro. I suoi spettacoli sono stati presentati nelle principali città italiane e all’estero al Festival Internazionale di Buenos Aires e al Festival Printemps des Comédiens di Montpellier
Biglietti
Platea e palchi 1° ordine: intero € 22,00 | ridotto over 65 € 20,00 | ridotto under 35 € 14,00
Galleria, palchi 2° ordine e loggione: intero € 18,00 | ridotto over 65 € 16,00 | ridotto under 35 € 11,00
Orario
26 Marzo 2024 21:00(GMT+02:00)